Sciopero selvaggio dei bus, caos e disagi in città
NAPOLI – Pesanti disagi stamane a Napoli per uno sciopero improvviso dei dipendenti dell’Azienda napoletana mobilità (Anm), che ha lasciato nei depositi la quasi totalità degli autobus del trasporto pubblico.
Spiega il presidente dell’azienda, Antonio Simeone: «Il personale giustifica la mancata uscita con contestazioni sulla qualità delle vetture. In realtà l’agitazione nasce dalle preoccupazioni per i livelli occupazionali nel settore, minacciati dai tagli operati dalla Regione Campania sui trasferimenti per i servizi minimi del trasporto pubblico locale».
Pesantissimi i disagi per la cittadinanza, con lavoratori e studenti che hanno avuto forti difficoltà negli spostamenti a causa del mancato preavviso della protesta.
Proprio ieri mattina, ricorda Simeone, si è tenuto un incontro con le organizzazioni sindacali confederali e di categoria (FIT-CISL, FILT-CIGL, UIL trasporti, UGL e FAISA CISAL) nel corso del quale le associazioni delle aziende di trasporto pubblico locale, ASSTRA e ANAV, hanno prospettato «le pesanti ricadute sulle aziende campane dei tagli alle risorse effettuati dalla Regione».
«Sono mesi che combattiamo contro scelte ingiustificate che vanno a discapito dei cittadini, soprattutto se appartenenti a categorie economicamente più deboli. Un servizio di trasporto che funziona è un supporto fondamentale allo sviluppo economico e sociale di una città oltre che un servizio essenziale in momenti di crisi come questo. Capisco – dice ancora Simeone – la protesta del personale che, nonostante un lavoro svolto quotidianamente in situazioni sempre più difficili, si vede ripagato con ritardi nell’accredito dello stipendio e con il pericolo della perdita del posto di lavoro. Ho chiesto al Prefetto la convocazione urgente di un tavolo, che fino ad ora non sono riuscito ad ottenere dalla Regione, che apra nuovi spiragli sulla situazione e che consenta alla protesta di rientrare. Mi scuso con tutti i fruitori del servizio Anm che oggi hanno subito pesanti disagi, ma mi chiedo se chi oggi amministra il sistema si scuserà mai con i cittadini Campani per il danno che rischia di provocare con decisioni inopportune». (Il Mattino)