Napoli: Il sindaco Manfredi annuncia: «Le persone evacuate a scampia possono rientrare»
Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha dichiarato oggi che le abitazioni nella Vela Celeste sono sicure e che le persone evacuate possono finalmente rientrare nelle loro case. Dopo il crollo di un segmento del complesso residenziale la scorsa settimana, che aveva spinto all’evacuazione d’urgenza, Manfredi ha rassicurato la cittadinanza e fornito dettagli sui prossimi passi.
In un’intervista a **La Stampa**, Manfredi ha spiegato che l’evacuazione era stata necessaria e che le tensioni attuali dimostrano la correttezza della decisione di posticipare il rientro fino a quando non sarebbero stati pronti nuovi alloggi. “Le nuove abitazioni dovrebbero essere pronte tra il 2025 e il 2027 e accoglieranno non solo gli abitanti della Vela Celeste, ma anche quelli delle Vele Gialla e Rossa che verranno abbattute”, ha detto il sindaco.
Il crollo dell’ultimo lunedì sera è stato definito imprevedibile, con Manfredi che ha sottolineato che, nonostante i rilievi del 2016 e i lavori effettuati sui ballatoi a rischio, non vi è alcuna relazione tra il crollo e i lavori in corso nei garage e seminterrati. I periti tecnici stanno ancora eseguendo controlli dettagliati, ma i primi risultati indicano che solo 31 abitazioni risultano inagibili, con una parte di esse già inadeguate anche prima dell’incidente.
Il sindaco ha inoltre annunciato che la Vela Celeste, pur rimanendo in piedi come testimone del passato urbanistico e architettonico, sarà destinata ad uffici della municipalità e servizi sociali. Le nuove costruzioni, che avranno un costo complessivo di 160 milioni di euro, saranno in parte finanziate tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e fondi europei e per le periferie. Manfredi ha sottolineato che il progetto “Restart Scampia” rappresenta un simbolo del rinnovamento per il quartiere, che sarà dotato di nuove abitazioni, impianti sportivi e strutture per l’aggregazione sociale.
“Scampia deve essere rilanciata come un simbolo di cambiamento, lontana dall’immagine negativa che le è stata associata in passato”, ha affermato Manfredi. “Vogliamo che la memoria di scelte urbanistiche sbagliate serva come lezione per il futuro, proprio come è avvenuto con il Corviale di Roma”.
In attesa del completamento dei nuovi edifici, quasi 800 persone potranno rientrare nella Vela Celeste, mentre il Comune continua a lavorare per trovare soluzioni temporanee per coloro che rimangono sfollati. Il sindaco ha espressamente dichiarato che il progetto di rilancio di Scampia è un impegno personale e politico, destinato a cambiare radicalmente la percezione e le condizioni del quartiere.
Concludendo l’intervista, Manfredi ha esortato alla collaborazione di tutti per superare le difficoltà attuali e costruire una Napoli rinnovata e inclusiva, sottolineando che il piano di rilancio è un passo fondamentale per il futuro della città.
In un’intervista a **La Stampa**, Manfredi ha spiegato che l’evacuazione era stata necessaria e che le tensioni attuali dimostrano la correttezza della decisione di posticipare il rientro fino a quando non sarebbero stati pronti nuovi alloggi. “Le nuove abitazioni dovrebbero essere pronte tra il 2025 e il 2027 e accoglieranno non solo gli abitanti della Vela Celeste, ma anche quelli delle Vele Gialla e Rossa che verranno abbattute”, ha detto il sindaco.
Il crollo dell’ultimo lunedì sera è stato definito imprevedibile, con Manfredi che ha sottolineato che, nonostante i rilievi del 2016 e i lavori effettuati sui ballatoi a rischio, non vi è alcuna relazione tra il crollo e i lavori in corso nei garage e seminterrati. I periti tecnici stanno ancora eseguendo controlli dettagliati, ma i primi risultati indicano che solo 31 abitazioni risultano inagibili, con una parte di esse già inadeguate anche prima dell’incidente.
Il sindaco ha inoltre annunciato che la Vela Celeste, pur rimanendo in piedi come testimone del passato urbanistico e architettonico, sarà destinata ad uffici della municipalità e servizi sociali. Le nuove costruzioni, che avranno un costo complessivo di 160 milioni di euro, saranno in parte finanziate tramite il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e fondi europei e per le periferie. Manfredi ha sottolineato che il progetto “Restart Scampia” rappresenta un simbolo del rinnovamento per il quartiere, che sarà dotato di nuove abitazioni, impianti sportivi e strutture per l’aggregazione sociale.
“Scampia deve essere rilanciata come un simbolo di cambiamento, lontana dall’immagine negativa che le è stata associata in passato”, ha affermato Manfredi. “Vogliamo che la memoria di scelte urbanistiche sbagliate serva come lezione per il futuro, proprio come è avvenuto con il Corviale di Roma”.
In attesa del completamento dei nuovi edifici, quasi 800 persone potranno rientrare nella Vela Celeste, mentre il Comune continua a lavorare per trovare soluzioni temporanee per coloro che rimangono sfollati. Il sindaco ha espressamente dichiarato che il progetto di rilancio di Scampia è un impegno personale e politico, destinato a cambiare radicalmente la percezione e le condizioni del quartiere.
Concludendo l’intervista, Manfredi ha esortato alla collaborazione di tutti per superare le difficoltà attuali e costruire una Napoli rinnovata e inclusiva, sottolineando che il piano di rilancio è un passo fondamentale per il futuro della città.