Tre reti per la vittoria
NAPOLI (di Cristina Accardo) – La sfida tra diavolo e ciuccio ha sempre un fascino particolare; fa ritornare alla mente scontri scudetti dove in campo, a giocarsi il titolo di Campioni d’Italia, c’erano calciatori dai nomi altisonanti.
La gara tra Napoli e Milan disputata al San Paolo per il posticipo della Serie A, in una domenica sera di primavera inoltrata, ha tutt’altro spessore: se gli azzurri sono ancora alla rincorsa di un posto Champions, in casa rossonera il clima è teso per una stagione poco favorevole e voci di un possibile acquisto societario da parte dei cinesi. Mister Inzaghi a Napoli cerca il riscatto, ma la sua speranza si vanifica ben presto: a soli quaranta secondi dall’inizio del primo tempo, i suoi uomini restano in dieci e devono ringraziare Diego Lopez, che limita i danni, grazie alla parata su rigore di Higuain. Ma la partita diventa a senso unico, è un vero assedio dell’area milanista degli azzurri che, nel secondo tempo, in soli dieci minuti mettono il sigillo alla gara. Ad aprire le danze è il ritrovato capitan azzurro Marek Hamsik che al 70’, con un destro preciso, gonfia la rete degli ospiti e si lascia andare ad un’esultanza per dar libero sfogo a tanta amarezza repressa dopo il difficile periodo attraversato. Pochi minuti ed Higuain si fa perdonare l’errore dal dischetto: su perfetto cross di Mertens, velo di Gabbiadini e destro piazzato e vincente dell’ argentino per il 2 a 0. Al 76’il gol che chiude definitivamente la gara: Mertes pesca Ghoulam che crossa per Higuain che tira di destro, respinta del portiere e colpo di tacco di Gabbiadini a porta vuota: è 3 a 0. Per il Milan non c’è più possibilità di rimonta, per il Napoli arrivano 3 punti che consentono a Benitez ed i suoi di consolidare il quarto posto e di avvicinarsi alla Lazio, staccata di quattro lunghezze. La vittoria casalinga dopo la pesante sconfitta di Empoli è un toccasana per gli azzurri che da ora, devono pensare alla gara di andata di semifinale di Europa League prevista giovedì sera contro il Dnipro.