Sinistra ecologia e libertà, gli iscritti scelgono tra De Magistris e Morcone
NAPOLI (di Daniele Pallotta) – Gli iscritti del partito Sinistra, Ecologia e Libertà incontrano i candidati alle elezioni comunali di Napoli Luigi de Magistris, di Italia dei Valori, e Mario Morcone, del Partito Democratico, nella sala comunale di via Giuseppe Verdi, per il referendum interno a SEL che si svolgerà domani. L’ordine e la durata degli interventi di alcuni esponenti di SEL sono variati in ragione della protesta della maggior parte dei presenti nella sala, che chiedeva di ascoltare i candidati sindaco. Il primo a parlare, “per ordine alfabetico” come precisato dal segretario provinciale di SEL Giuseppe De Cristofaro, è il candidato dell’IdV. Luigi De Magistris inizia ricordando quanto scritto dal giudice Rosario Livatino, giudice ucciso dalla mafia nel 1990, in uno dei suoi appunti : “quando moriremo nessuno verrà a chiederci se siamo stati credenti, ma se siamo stati credibili”. De Magistris da magistrato è stato impegnato in inchieste, tra cui Poseidone e Why not, che colpivano il connubio criminalità politica; nel 2009 è stato nominato presidente della commissione bilancio del Parlamento Europeo. Invita a conoscere la “biografia politica” dei candidati: “il programma che io presento è convergente in tutte le sue parti con quello presentato da Libero Mancuso e da SEL. Io sono per la gestione pubblica dell’acqua, contro la realizzazione di altri inceneritori e contro le centrali nucleari, mentre sono a favore di una raccolta differenziata spinta e dell’ utilizzo degli impianti di compostaggio. E sono battaglie che ho dimostrato di condividere da sempre, non solo in questo periodo di campagna elettorale. Una parte del PD invece è contro la gestione pubblica dell’acqua e a favore del nucleare”. Poi domanda: “Chi c’era a sostenere gli operatori sociali del comitato Il welfare non è un lusso? Chi al fianco dei lavoratori della FIOM?”. “Noi c’eravamo” – risponde Mancuso. “So bene che SEL ha sostenuto quelle lotte, ma il PD non lo ha fatto” – è la replica di De Magistris, volta a sottolineare le differenze di strategia programmatica tra SEL e PD : “tra l’altro il commissario ligure del PD ha dichiarato che al secondo turno cercherebbero l’alleanza col terzo polo”. L’ex magistrato spiega che lo stesso Nichi Vendola lo aveva incoraggiato a fare il sindaco di Napoli in occasione di un incontro pubblico alla Città della Scienza; “io ho deciso di candidarmi solo dopo le primarie, e rispetto l’impegno di chi ci ha messo la faccia e di chi è andato a votare; la mia scelta nasce dall’amore per la città di Napoli”. De Magistris conclude con la promessa di tenere fuori dalla sua gestione della cosa pubblica “cricche, colletti bianchi corrotti e accordi trasversali”.
Più breve l’intervento di Mario Morcone, che afferma: “Io farò quello che dice Saviano, farò al meglio il mio lavoro.” Morcone zittisce una contestazione iniziale con uno “smettiamola con questo circo equestre” e facendo riferimento agli interventi dei precedenti relatori critica duramente: voi vi continuate a masturbare parlando di Iervolino e Bassolino. Io vorrei una nuova classe dirigente fatta di donne e di giovani. Occorre legalità, ed è assurdo che vicino via Luca Giordano vi sia il presidio dell’esercito, e non vi sia alcun controllo nelle aree periferiche della città.” Sulla sua storia professionale Morcone ricorda di aver confiscato beni ai clan di camorra e di mafia.
In chiusura prende la parola Libero Mancuso, che sembra voler sostenere il candidato del PD dichiarando che “sono molto importanti le parole di Mario Morcone”. Tuttavia subito dopo Mancuso denuncia la “grave condotta del PD durante le primarie”, e segnala i ricorsi per i brogli compiuti probabilmente da Cozzolino e la decisione unilaterale dei vertici del PD di risolvere la questione annullando le primarie e procedendo ad una nuova nomina”. Posizione, quella di Mancuso, contraddittoria, che suscita polemiche tra gli iscritti di SEL.
Iscritti divisi in due correnti: quella che sostiene De Magistris sembra mossa dalla volontà di un cambiamento netto della gestione pubblica; quella che sostiene Morcone sembra animata soprattutto dalla convinzione che l’alleanza col PD sia necessaria per vincere le elezioni. Tra gli iscritti si vocifera la possibilità che il referendum di domani sia condizionato dai cosiddetti “cammelli”, ossia gruppi di persone convinti a votare, grazie a strumenti e con motivazioni diverse da quelle del benessere collettivo, per uno dei candidati da pochi personaggi non meglio identificati.
Domani sarà un giorno importante per chiarire la strategia programmatica e la fedeltà agli ideali di Sinistra, Ecologia e Libertà.