Protesta degli studenti, ferito un giornalista dalla polizia
NAPOLI (di Attilio Iannuzzo) – Non un manifestante, non un poliziotto. A pagare le conseguenze della carica della polizia, avvenuta in via S. Sebastiano è stato un giornalista, Carlo Maria Alfarano. La sua aggravante? Il possesso della telecamera. Uno strumento di verità, ma soprattutto di minaccia per alcuni. Alfarano è stato picchiato da un agente della polizia il quale, dopo averlo colpito e dopo avergli sequestrato la telecamera, lo ha minacciato verbalmente. II giornalista è stato accompagnato da alcuni colleghi all’ospedale Pellegrini dove gli hanno refertato alcune ferite e contusioni.
“Non ho compreso il gesto – dice Carlo Maria – in quanto stavo semplicemente riprendendo il corteo, se poi è degenerato non è certo con me che se la devono prendere; mi hanno minacciato come se fossi un delinquente”. Intanto il nostro ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza commenta così i tafferugli: “”Ho saputo dopo degli scontri. Mi è dispiaciuto molto. A volte siamo dentro e non ci accorgiamo di quello che accade fuori”. Il nodo centrale è questo: i politici restano dentro, chiusi nei palazzi senza percepire quello che accade fuori, dove la gente protesta, vuole risposte, chiede aiuto, ma quando mancano le risposte, la rabbia si tramuta in scontro sociale.