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Cultura

“L’uomo nero ha gli occhi azzurri”, si presenta alla alla V municipalità

NAPOLI – Si terrà domani mercoledì 8 maggio, alle 17.30, presso la Sala Silvia Ruotolo della V municipalità in via Morghen 84, al Vomero, la presentazione di “L’Uomo nero ha gli occhi azzurri – la storia di Nunzia e Barbara” di Giuliana Covella, edito da Guida.
Giuliana Covella (a destra)
Giuliana Covella (a destra)

Con l’autrice ne discuteranno l’avvocato civilista Alessia Schisano, l’avvocato penalista Carla Maruzzelli, Emiliano Venditti del Cam Telefono Azzurro di Napoli, Vania Piscopo dell’associazione Tutta n’ata storia.
Modera la giornalista Barbara Tafuri.
L’evento è stato promosso dai componenti della commissione Cultura della V municipalità.
Ad introdurre sarà il presidente Mario Coppeto.

La storia:
Ponticelli, quartiere popolare a est di Napoli. Il 3 luglio 1983 vengono rinvenuti nell’alveo Pollena, un torrente in secca, i due corpi senza vita di Nunzia Munizzi e Barbara Sellini, di 10 e 7 anni. In seguito alla perizia del medico legale si scoprirà che le due amichette sono state violentate, pugnalate a morte e bruciate. L’Italia intera è scossa da quel duplice omicidio. In un primo momento gli inquirenti concentrano i sospetti su qualche maniaco del luogo. Ma ai primi di settembre accade qualcosa: i “mostri” vengono individuati in tre ventenni incensurati. Senza alcuna prova che ne dimostri la colpevolezza, ma solo in base alle accuse di un supertestimone, i tre ragazzi vengono condannati all’ergastolo. Una pena che scontano per oltre vent’anni senza aver commesso il fatto. Chi si voleva proteggere? Chi si doveva proteggere? Forse un camorrista a cui piacevano i bambini e che quindi avrebbe rappresentato, per il Sistema, un’onta da scostarsi di dosso? In trent’anni non è stato ancora svelato il mistero. Un mistero fatto, forse di un pericoloso intreccio tra camorra, politica, magistratura e forze dell’ordine.Il libro è stato allegato alla domanda di revisione del processo presentata a giugno 2012 da Ferdinando Imposimato, Eraldo e Francesco Stefani alla Corte d’Appello di Roma, che a marzo 2013 ha accettato l’istanza. Le prime udienze del processo si terranno il prossimo 16 e 21 maggio a Roma.

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