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Cronaca

Ma a San Gregorio buio per protesta «Solo promesse, siamo abbandonati»

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – Luci spente a San Gregorio Armeno. Una protesta cui hanno aderito ieri tutti i commercianti della strada dei presepi per denunciare la mancata installazione delle luminarie.

Via San Gregorio Armeno
Via San Gregorio Armeno

«Siamo stanchi – dice Marco Ferrigno, il titolare dell’omonimo negozio – apprendiamo oggi che il bando per le luminarie chieste da noi l’anno scorso ancora non c’è. Tutto frutto di un disinteresse da parte del Comune in un momento importante per noi artigiani». Alla protesta aderiscono tutti i commercianti del centro, in quanto «spegnere le luci è l’unico modo per attirare l’attenzione di chi non percepisce il disagio», dicono ad unisono gli artigiani della zona. Dal Decumano maggiore gli esercenti rispondono con iniziative a sostegno del Natale e si autorganizzano. Parte oggi l’iniziativa «Amiamo i Tribunali», un esperimento per rilanciare l’economia del centro storico, ma anche un progetto che restituisca bellezza al cuore di Napoli. La quarta municipalità insieme con la cooperativa Amarantos service ha dato il via al nuovo piano, proponendo di tenere aperte le serrande dei negozi le prime quattro domeniche di dicembre per incentivare gli acquisti nel periodo natalizio. Sono 43 i commercianti che aderiscono all’iniziativa i quali, con orario continuato dalle 9 alle 21, cercano di accendere i riflettori su una zona considerata “morta” con iniziative turistiche e culturali. «Chiediamo la riqualificazione di quest’area – ha detto il presidente della quarta municipalità Armando Coppola – perché il commercio e il turismo sono concentrati solo nella zona di San Gregorio Armeno. Ai Tribunali abbiamo strutture importanti e chiese millenarie che sono poco valorizzate». I monumenti non mancano, e neanche la buona volontà degli esercenti che sperano attraverso queste iniziative in un vero rilancio: un esempio su tutti è l’ex Ospedale della Pace – insiste Coppola – luogo in cui potrebbero essere incentivate numerose iniziative culturali e commerciali. «Per la prima volta, le luci dei negozi di via Tribunali rimarranno accese fino a sera, per incentivare il commercio e incrementare il turismo». La mancanza di illuminazione pubblica unita a microcriminalità, degrado ambientale e scarsa valorizzazione dei siti storico-artistici rappresentano un nodo da sciogliere per dare un vero rilancio all’economia di zona. «Sono qui da sessanta anni – dice Bianca Guida, 81 anni, titolare di uno storico negozio di abbigliamento del centro storico – ma siamo fortemente penalizzati. Da quando ha chiuso il Tribunale a Castel Capuano nessuno viene a fare acquisti». © RIPRODUZIONE RISERVATA

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