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«Accorpamento degli uffici senza dimenticare i bilanci»

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) – A Napoli l’incontro dei dirigenti nazionali della dell’Ugl: un’occasione di confronto e discussione che coinvolge anche un’assemblea di cittadini. Il segretario generale per la funzione pubblica Francesco Prudenzano, affronta problematiche legate alla spending review, all’accorpamento di uffici fiscali sul territorio e alla responsabilità dei dipendenti pubblici.

Si prevedono numerosi accorpamenti di agenzie fiscali, c’è clima di tensione?

(Da sinistra Ciro Craus e Francesco Prudenzano)
(Da sinistra Ciro Craus e Francesco Prudenzano)

«Pensiamo che si debba pianificare meglio l’accorpamento delle agenzie in base ad un bilancio dei singoli uffici, altrimenti si rischia di indebolire un sistema e non si ottengono i risultati sperati».

Intanto se si parla di spending review, bisogna tagliare i costi da qualche parte, non pensa?

«Sicuramente, ma attraverso un rendiconto delle spese; non si può pensare che la situazione sia uguale per tutti, altrimenti si creano disagi inaspettati. E’ chiaro che lì dove si riscontra una perdita si ragiona in termini di accorpamento, altrimenti ne pagherebbero le spese i cittadini».

In che modo?

«Con un servizio che sarebbe semplicemente meno efficiente, in quanto ci ritroveremmo con la stessa utenza ma con minor uffici e non risolveremmo il problema».

Quale soluzione propone?

«Intanto se di risparmio si parla, in questo caso è solo degli affitti, in quanto non certo diminuirebbe il personale. A tale proposito dunque bisogna fare una valutazione per singoli uffici e verificarne la produttività». Nello specifico, un esempio?

«Certo. A Sala Consilina abbiamo uffici con bilanci positivi e sarebbe illogico chiuderli ed accorparli. Saremmo più entusiasti se potessimo sederci ad un tavolo e pianificare meglio la spending review, rischiamo altrimenti di fare degli errori a cui poi è difficile rimediare nell’immediato».

Cosa manca?

«Sicuramente un progetto, ed è su quello su cui vogliamo intervenire. Ci sono delle linee guida ma non bastano».

Ci sarebbe da intervenire sull’organizzazione interna agli uffici?

«C’è una forbice altissima tra dipendenti e dirigenti sia riguardo alle responsabilità che nella elargizione degli stipendi. Iniziamo da qui, che mi sembra uno spunto di riflessione su cui politica e sindacato debbono trovare una quadra».

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