“La Storia Inquinata” – Ipotesi d’inquinamento dell’acquedotto campano di epoca romana
(Servizio di Dario Catania) – “La Storia Inquinata” è un videoreportage che mostra una possibile ipotesi di epidemia oncologica a Pozzuoli collegata agli sversamenti illeciti di rifiuti tossici nel quartiere di Pianura.
Vincenzo Russo, dell’associazione “Rinascita dei Campi Flegrei“, sostiene che la “Senga Campana”, un piccolo cratere magmatico “basaltico”, dove oggi vi è un ippodromo, sia stato riempito di sostanze tossiche. I camion passavano indisturbati attraverso un fitto boschetto fino a distruggere un’antica villa romana oggi coperta dalla vegetazione che Russo ci mostra nel video. Egli si domanda come mai dalla più grande discarica illegale d’Europa non sia mai uscita una goccia di percolato e una possibile spiegazione potrebbe essere che quei liquami siano finiti nell’antico acquedotto campano di epoca romana che portava l’acqua fino a Pozzuoli. Le esalazioni, attraverso gli occhi dell’acquedotto, avrebbero fatto ammalare parte della popolazione.
Il reportage si avvale di alcune testimonianze tra cui quella del sig. Ciro Di Francia, padre della ragazza morta di tumore che abitava proprio di fronte alla piscina Cardito. Questa piscina era una delle sinapsi di uno dei tre tratti dell’acquedotto che attraversa Pozzuoli. Per far comprendere la grandezza di quest’opera straordinaria di ingegneria idraulica romana basti pensare che serviva anche ad allagare l’anfiteatro Flavio per permettere lo spettacolo delle battaglie navali. L’ipotesi è che oggi potrebbe essere il canale di sfogo di questi liquami.
Grazie alle ricerche dell’architetto ambientale Giuseppe Cristoforoni è stato possibile ricostruire il percorso dei vari tratti dell’acquedotto campano di epoca romana. Accompagnando il geometra Russo e l’architetto Cristoforoni nella ricerca degli “occhi” dell’acquedotto, lungo l’antica strada San Vito, abbiamo raccolto anche alcune immagini dello scempio urbanistico. Basti osservare che sotto al ponte di ferro esiste una piccola Pompei e che lo stesso ponte poggia su alcune ville di epoca romana nascondendo un patrimonio archeologico di incommensurabile valore.
Il video è stato realizzato realizzato da Dario Catania grazie alla collaborazione di Alessia Sorrentino, Vincenzo Russo, Giuseppe Cristoforoni e Salvatore Monaco.