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Cronaca

Indagine su Roberto Vannacci per istigazione all’odio razziale: Il caso del libro «Il mondo al contrario»

Il generale Roberto Vannacci è sotto indagine per istigazione all’odio razziale in relazione al suo libro “Il mondo al contrario”. Le denunce hanno sollevato polemiche riguardo ai passaggi ritenuti misogini, omofobi e razzisti. Se condannato, potrebbe affrontare fino a un anno e mezzo di carcere. Questo caso ha anche implicazioni politiche, poiché Vannacci era stato considerato come candidato alle elezioni europee con la Lega di Matteo Salvini. L’indagine è stata avviata dopo le denunce presentate da diverse associazioni, tra cui quelle assistite dall’avvocato Massimiliano Strampelli. La difesa di Vannacci ha negato ogni intento di incitare all’odio o di promuovere la supremazia razziale, sottolineando che il libro mirava a stimolare la riflessione sui temi sociali e generali. La reazione pubblica a questa indagine è stata variegata, con alcuni che sostengono la necessità di perseguire discorsi discriminatori e altri che difendono la libertà di espressione.

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