Il Napoli non chiude, il Milan rimonta: è pareggio al San Paolo
NAPOLI (di Cristina Accardo) – Tredicesima giornata di Serie A, al San Paolo va in scena Napoli – Milan, partita di gran fascino e dalle tante emozioni del passato; quando gli azzurri ed i rossoneri si sfidavano per il vertice della classifica e Maradona e Van Basten facevano lustrare gli occhi ai propri tifosi. Il Napoli – Milan dell’anticipo del campionato di oggi ha un sapore diverso, ma resta pur sempre un match di lusso da portare a Fuorigrotta cinquanta mila tifosi e più; tifosi che nel cuore sperano di portare a casa la vittoria, che ha anche un sapore di rivalsa sociale, nei confronti di un Nord Italia da sempre critico nei confronti del Sud. Napoli – Milan è calcio e storia. E per tutto il primo tempo i tifosi non hanno potuto che gioire dei propri beniamini, in vantaggio per 2 reti a 0. Ma l’illusione si è arrestata quando dai piedi di El Shaarawy sono partiti i 2 gol che hanno decretato il pareggio; complici dormite generali in difesa azzurra e sprechi degli attaccanti partenopei, così come accaduto con il Torino, il Napoli in vantaggio con 2 gol di scarto si fa rimontare. Finisce 2 a 2 al San Paolo, con la delusione di non aver saputo approfittare del pareggio tra Juventus e Lazio, in grado di rallentare la classifica e con il senso di colpa degli azzurri, colpevoli di non aver saputo chiudere la gara con le tanti occasioni gol capitate.
Le formazioni – Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Gamberini, Maggio (89′ Vargas), Dzemaili, Inler, Hamsik, Zuniga (87′ Dossena), Insigne (66′ Mesto), Cavani.
Milan: Abbiati, De Sciglio, Mexes, Acerbi, Constant, De Jong, Montolivo (76′ Pazzini), Nocerino, Bojan (85′ Niang), El Shaarawy, Boateng (80′ Robinho).
In campo – Il San Paolo si rinnova, arrivano i led luminosi dopo 15 anni; per i maxischermi bisogna ancora aspettare, ma come si dice “chi va piano…”. Inizia la gara ed il Napoli è subito in vantaggio al 4 minuto con Inler che beffa Abbiati, è 1 a 0. Il Milan si propone, ma il Napoli fa gioco è vivo e presente, tiene il campo, domina e raddoppia al 30’ con Lorenzo Insigne: 2 a 0. Tre minuti dopo Insigne ha sui piedi il colpo del ko milanista, ma pecca di generosità e serve Cavani che tira a porta vuota, ma il difensore salva. Poco dopo ci prova Cannavaro con un tiro da fuori, per approfittare della giornata no di Abbiati, che questa volta è invece attento. Al 44’ su dormita generale El Shaarawy accorcia le distanze con un tiro a giro su cui il portiere azzurro non può niente. E’ 2 a1 e si va negli spogliatoi. Alla ripresa il Napoli lascia campo ed il Milan non resta a guardare: la prima occasione buona è di Noverino al 53’ ma il suo destro è alto. Al 60 è Boateng, ma il suo colpo di testa è fuori. Al 62’ occasionissima Napoli con Zuniga che crossa per Hamsik che serve Maggio che deve solo metterla dentro, ma arriva in ritardo sulla palla. Pochi minuti dopo tiro insidioso di Cavani, Abbiati para. Al 67’ è Hamsik ad avere sui piedi la possibilità di chiudere la gara, ma il suo tiro sfiora il palo. Intanto i due tecnici apportano modifiche con sostituzioni; il Napoli diventa più aggressivo, il Npaoli si chiude con un difensore in più. Al 79’ ancora Cavani in diagonale, Abbiati ora non sbaglia più. All’82 il pareggio, ancora El Shaarawy; Mazzarri in panchina sbraita e si dispera, ma i suoi ragazzi non gli regalano il sorriso. Finisce 2 a 2 con l’amarezza di aver sprecato un’altra buona occasione di rimonta e con il pensiero che il Napoli debba ancora crescere per poter aspirare alle vette alte della classifica.
Fuori dal campo – Il Napoli ha buttato via una buona occasione, anche il mister Mazzarri è consapevole “C’è rammarico per come è finita, noi non siamo stati né bravi né capaci di chiudere la gara quando siamo andati sul 2-0 sprecando almeno cinque palle-gol nitide. Con un po’ più di tranquillità, convinzione ed esperienza noi questa gara l’avremmo vinta. Purtroppo non ci siamo riusciti e davvero non riesco a capire il perché. Siamo stati anche fortunati nell’occasione dei due gol segnati, ma a quel punto avremmo dovuto gestire la partita con maggiore autorevolezza, giostrando meglio il controllo della palla, senza battere velocemente le punizioni, senza farci pressare. Invece, non siamo riusciti a fare le cose giuste come avremmo dovuto: questo significa dover crescere ancora. Era una buona occasione per accorciare le distanze della Juve, in serate come queste quando non riesci a vincere non puoi che essere dispiaciuto”.