Beni confiscati alla camorra, a Portici un centro per tossicodipendenti
NAPOLI – A Portici, un bene confiscato alla camorra diventerà un centro per il recupero dei tossicodipendenti. Oggi il protocollo per l’utilizzo, da parte della Curia di Napoli, di Villa Fernandez, sottratta al clan Vollaro nel 1999 e conferita al Consorzio ‘Sole’ per il riutilizzo a scopi sociali. L’intesa, siglata tra l’arcivescovo partenopeo, cardinale Crescenzio Sepe; il presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro e il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo, prevede che l’Arcidiocesi si impegnerà a ospitare all’interno del complesso attività associative, tra cui un centro di prima accoglienza per tossicodipendenti e un centro studi di formazione per gli operatori del settore. “Utilizzare un bene sequestrato alla camorra – ha detto il presidente Cesaro – è un doppio schiaffo a chi fa dell’arroganza e della protervia lo strumento principale per soggiogare un territorio alle proprie leggi criminali. L’intervento dello Stato e della Chiesa restituisce alla comunità quel senso di ordine e garanzia di cui l’area metropolitana di Napoli è assetata. La stragrande maggioranza dei cittadini è con le istituzioni perché – ha concluso – il riscatto e lo sviluppo del territorio è possibile solo in una società libera ed affrancata da qualsiasi forma di ricatto. L’utilizzo della struttura di Portici a fini sociali è un fiore all’occhiello per tutti”.