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Antonio Bassolino prepara il suo rilancio?

NAPOLI (di Maurizio Scialdone) – Parrebbe proprio di no. Antonio Bassolino ha più volte smentito di voler tornare ad occupare poltrone politiche, almeno non quelle in ambito cittadino. Intervistato da Maurizio Belpietro su Canale 5, durante la trasmissione “La Telefonata” oltre ad essersi occupato dell’attuale situazione all’interno del PD, Bassolino ha anche accennato ad una sua posizione nella questione “rifiuti” in Campania.

Antonio Bassolino
Antonio Bassolino

Riconosce, almeno questo, che in città non vi sia più l’emergenza rifiuti, ma che la soluzione non può essere continuare a portare oltrefrontiera i nostri rifiuti perchè economicamente troppo svantaggioso. Il futuro – per come lo vede lui – è la raccolta differenziata, discariche tecnicamente attrezzate e l’inceneritore di Acerra, di cui va orgoglioso perchè proprio da lui fortemente voluto, e strizza l’occhio anche ad eventuali nuovi impianti di termovalorizzazione.

Scagionato nel processo che lo ha visto accusato di non aver controllato la gestione del ciclo dei rifiuti in Campania ell’epoca del suo commissariato, Antonio Bassolino ora riparte, anzi rilancia la strada da seguire per lo smaltimento dei rifiuti. Peccato che questi piani siano il minimo sindacale in un epoca in cui già la parola “differenziata” è diventata obsoleta. Senza considerare che riaprire le porte all’idea di nuovi impianti di termovalorizzazione scatenerebbe l’ira funesta di parecchie centinaia di migliaia di persone che ormai questa parola l’hanno definitivamente cancellata dal vocabolario. L’ASIA, partecipata del Comune di Napoli, rispetto a queste opinioni è parecchio più avanti.

Intanto, prima di considerare “dispendioso” il piano che prevede attualmente il trasporto dei rifiuti via mare, andrebbero rilette alcune cifre snocciolate da Fabio Pavesi in un articolo de “Il Sole 24 Ore”: http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/06/impianti-farsa-spariti-trecento-milioni.shtml. Certo, l’articolo è di qualche tempo fa, Giugno 2008, ma vale la pena soffermarsi sul costo del trattamento in loco di una tonnellata di rifiuti. Il resto è lasciato alla storia. Una storia che non è mai esistita.

 

 

 

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