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A scuola da Dino: l’86enne che sfama 200 poveri al giorno

Dino Impagliazzo, 86 enne in pensione, sfama 200 persone al giorno con prodotti alimentari di prossima scadenza. Un workshop a Roma sul tema: “Dar da mangiare agli affamati” diretto dallo stesso Impagliazzo nell’ambito del “Villaggio per la Terra” organizzato dal Movimento dei Focolari e da Earth Day Italia.

Prodotti prossima scadenzaIl workshop sul tema: “Dar da mangiare agli affamati” nell’ambito del progetto “Villaggio per la Terra”, organizzato dal Movimento dei Focolari e da Earth Day Italia, si terrà sabato 23 aprile e Dino Impagliazzo, presidente di Romamor Onlus, mostrerà come è possibile amare il prossimo grazie al cibo donato. L’86enne Dino Impagliazzo che casualmente, da un caffè donato ad un passante, da più di dieci anni sfama più di 200 senzatetto al giorno, trascinando nel suo progetto senza fine di lucro, 350 volontari.

Dino è il presidente di RomAmor Onlus che conta più di 350 volontari. Tutto comincia con la richiesta di un caffè un giorno da parte di un giovane presso una stazione ferroviaria romana e Dino intuisce che questa persona, al di là del caffè, ha bisogno di mangiare e di una relazione. Nelle stesse parole di Dino: “Ho pensato che era il giorno del Signore, Domenica, come posso ignorare questa persona che poi in fondo è Gesù?”.

Da un breve colloquio di Dino con il senzatetto si apprende che la Stazione Tuscolana veniva servita con pasti caldi non tutti giorni. Dino immediatamente coinvolge la moglie Fernanda, gli amici più stretti e il passaparola si allarga a conoscenti comuni che intendono dare una mano. Ecco che nei giorni non serviti con i pasti caldi arriva Dino, con gli amici, che portano panini preparati da loro. In un primo momento tutto si preparava a casa di Dino Impagliazzo e della moglie Fernanda. Successivamente, dai panini si è passati alla preparazione di pasti caldi per sfamare sempre più persone.

Da pochi amici, si passa e decine e poi a centinaia. Racconta Dino ancora emozionato: “Andavo ad acquistare una volta molti panini per poterli imbottire per questi nostri amici senzatetto e il commerciante, avendomi visto acquistare in quantità il pane, mi chiede per chi fossero. Gli rispondo che i panini sono destinati ad alcune persone meno fortunate che vivono nei pressi della Stazione Tuscolana e che sfamiamo. Il commerciante promette che da quel momento in poi i panini saranno dati gratuitamente per la causa ed egli stesso si unirà per collaborare personalmente al progetto”.

Sono i piccoli miracoli che accadono quotidianamente, ma che vengono dalla Provvidenza” afferma Dino con candore.

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