Un weekend di performance al Museo di Capodimonte
NAPOLI (di Graziella Melania Geraci) – Il weekend del 17, 18, 19 e lunedì 27 e martedì 28 ottobre il Museo di Capodimonte a Napoli ospita il progetto “La ragione del desiderio: tra silenzio e parola”, performance ispirate ai capolavori presenti nelle sale del museo, con la direzione artistica di Giorgia Palombi, Maniphesta Teatro. I tableau vivant si inseriscono nelle attività del Forum Universale delle Culture e volgono ad un’apertura ad un pubblico più vasto di quello al quale si rivolge di solito uno spazio museale. Una trentina di attori, dieci danzatori, cinque musicisti, con le regie di Emma Cianchi, Pasquale Lanzillotti, Daniela Mancini, Giorgia Palombi, Giuliana Pisano, Ludovica Rambelli, Anna Redi, si esibiscono in testi originali in un percorso in cui i corpi, le voci e la musica irrompono nel silenzio delle sale della pinacoteca.
Dinanzi ai quadri di Caravaggio, Gentileschi, Preti, Goya e Wharol le storie si incrociano, le vite passate e i loro protagonisti scandiscono il tempo performativo in uno spazio non consono che diviene, invece, nello scambio, perfetta location d’azione. Il costo dell’evento è compreso nel biglietto del museo.
Il programma prevede venerdì 17 ottobre alle ore 20.30, sabato 18 ottobre alle ore 17.30, domenica 19 ottobre alle ore 11.30 in sequenza: “La conversione di un cavallo”, performance davanti alle opere del Caravaggio; “Vita di una pittrice”, per Artemisia Gentileschi; “Mattia Preti e la peste”, nelle sale dei quadri di Mattia Preti; “Oltre la barriera del pianto” performance per le opere di Francisco Goya. Lunedì 27 e martedì 28 ottobre alle ore 18.00 è prevista “All’ ombra del Vesuvio” azione davanti all’ opera di Andy Wharol. L’idea non è certo nuova ma porta una ventata di novità nella programmazione un po’ dormiente del museo napoletano. Speriamo in un bis.