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Sei arresti per l’omicidio del consigliere comunale Gino Tommasino

Giustizia per l’omicidio del consigliere comunale del Partito Democratico Gino Tommasino, ucciso brutalmente il 3 febbraio 2009 a Castellammare di Stabia. Oggi, i carabinieri del nucleo investigativo di Torre Annunziata hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (pm Giuseppe Cimmarotta), nei confronti di sei persone presunte appartenenti al clan D’Alessandro.


#### Gli Arresti e le Indagini

Le indagini, durate oltre un decennio, hanno finalmente portato all’arresto dei mandanti dell’omicidio di Tommasino. Tra gli arrestati figura anche il noto boss Vincenzo D’Alessandro, che da tempo viveva lontano da Castellammare di Stabia, in libertà. Gli altri arrestati sono tutti sospettati di essere membri attivi del clan camorristico D’Alessandro, un’organizzazione criminale storicamente radicata nel territorio stabiese.

Risoluzione di Quattro Omicidi

Oltre all’omicidio di Gino Tommasino, le indagini hanno permesso di risolvere altri quattro casi di omicidi di camorra avvenuti a Castellammare di Stabia negli stessi anni. Già definitive le condanne per i collaboratori di giustizia Salvatore Belviso, Renato Cavaliere e Raffaele Polito, nonché per il baby killer Catello Romano, oggi le autorità hanno chiuso il cerchio con l’arresto dei mandanti di questi efferati crimini.

Il Caso Gino Tommasino

Gino Tommasino, stimato consigliere comunale del Pd, fu assassinato nel 2009 in un agguato che sconvolse l’intera comunità di Castellammare di Stabia. La sua morte fu un colpo al cuore delle istituzioni locali e della lotta contro la camorra, un sacrificio che ha segnato profondamente la storia recente del territorio. L’omicidio avvenne in pieno giorno, quando Tommasino fu colpito a morte da diversi colpi di pistola mentre si trovava nella sua auto.

Le Dichiarazioni della Direzione Distrettuale Antimafia

Il pm Giuseppe Cimmarotta ha dichiarato che “questi arresti rappresentano un passo fondamentale nella lotta contro la criminalità organizzata a Castellammare di Stabia. La giustizia ha impiegato anni, ma alla fine ha prevalso. È un messaggio chiaro: nessun crimine resterà impunito.”

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