Scandalo Bushop: due arresti e 1.5 milioni di euro sequestrati per truffa online
Uno scandalo legato al sito Bushop: promesse di sconti fino al 60% e lunghi tempi di attesa per la consegna dei prodotti. Tale modus operandi ha condotto gli addetti ai lavori a due arresti e il sequestro di beni per un valore superiore a 1.5 milioni di euro. L’operazione, condotta dalla Guardia di Finanza su richiesta della Procura locale di Salerno, ha portato all’individuazione di 14 indagati accusati di bancarotta fraudolenta, riciclaggio e autoriciclaggio.
Il modus operandi di Bushop, che una volta era un’attrattiva per i consumatori in cerca di affari, si è rivelato essere una truffa elaborata. Promettendo prezzi stracciati su prodotti di alta gamma come iPhone e macchine per il caffè, il sito riusciva ad attirare numerosi acquirenti disposti ad aspettare anche due mesi per ricevere i loro ordini. Tuttavia, quando i clienti iniziavano a richiedere rimborsi a causa della mancata consegna dei prodotti, si scopre che i fondi erano ormai spariti.
Sebbene il sito Bushop non sia più attivo, alcuni video online continuano a vantare il suo presunto funzionamento, mostrando presunti acquirenti che sostengono di aver ottenuto sconti significativi su prodotti di marca. Questi video possono trarre in inganno altri consumatori ignari della truffa che si celava dietro le promesse di risparmi sostanziali.
L’azione giudiziaria ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro e al conseguente arresto domiciliare di due indagati, uno dei quali residente in Spagna.
Il modus operandi di Bushop, che una volta era un’attrattiva per i consumatori in cerca di affari, si è rivelato essere una truffa elaborata. Promettendo prezzi stracciati su prodotti di alta gamma come iPhone e macchine per il caffè, il sito riusciva ad attirare numerosi acquirenti disposti ad aspettare anche due mesi per ricevere i loro ordini. Tuttavia, quando i clienti iniziavano a richiedere rimborsi a causa della mancata consegna dei prodotti, si scopre che i fondi erano ormai spariti.
Sebbene il sito Bushop non sia più attivo, alcuni video online continuano a vantare il suo presunto funzionamento, mostrando presunti acquirenti che sostengono di aver ottenuto sconti significativi su prodotti di marca. Questi video possono trarre in inganno altri consumatori ignari della truffa che si celava dietro le promesse di risparmi sostanziali.
L’azione giudiziaria ha portato al sequestro di beni per un valore complessivo di circa un milione e mezzo di euro e al conseguente arresto domiciliare di due indagati, uno dei quali residente in Spagna.