San Giorgio a Cremano: addio all’ex fabbrica di frigoriferi
di Tiziana Pagano
«[…] Con grande soddisfazione condivido con voi anche gli interventi di riqualificazione dell’ex I.T.C. IBERNA, conosciuto come la “fabbrica di frigoriferi”, in via Botteghelle», così Giorgio Zinno, sindaco di San Giorgio a Cremano, annunciava ad agosto del 2023, tramite i suoi profili social, l’addio a una struttura definita “ecomostro” ma che in passato ha dato lavoro a tante famiglie della città. «Il progetto», continuava l’annuncio ai suoi concittadini, «che include la demolizione di tutta l’ex fabbrica, prevede innanzitutto la bonifica dell’area su cui insiste il fabbricato, compreso la demolizione dei vetri pericolanti e il diserbo delle aree interne infestate da vegetazione spontanea […] Stiamo procedendo passo dopo passo ad una totale rinascita dell’area Sud del nostro territorio, mantenendo le promesse fatte alla città. La fabbrica di frigoriferi infatti è uno dei l maxi progetti che cambierà il volto di questa zona».
Entro il 2024, quindi, si dovrebbe chiudere definitivamente il destino dell’ex fabbrica di frigoriferi Iberna, caduta in declino negli anni Ottanta, poi venduta alla Candy che spostò la produzione in Toscana. Una struttura di oltre 16mila metri quadri che fino a oggi destava la preoccupazione dei residenti, che hanno più volte allertato i vigili del fuoco, terrorizzati dal crollo di lamiere sui marciapiedi. C’è chi spera in negozi e verde al posto dell’ecomostro; chi non disdegnerebbe una nuova fabbrica o comunque un complesso di attività che diano lavoro.
“Stanno spianando l’area, poi passeranno a demolire le pareti e per farlo, credo, dovranno deviare il traffico. La delusione è che sembra venga un nuovo supermercato…”, scrive un cittadino. “Tra corso Umberto e p. zza Municipio c’erano ben 3 salumerie… che negli 80/90 godevano di “buona salute”… tutte chiuse con l’avvento dei piccoli supermercati”, lamenta un altro.
Alcuni residenti, poi, sostengono che di verde e di ville la città sia già provvista e, anzi, lamentano il fatto che quelle esistenti – come Villa Bruno e Villa Vannucchi – siano trascurate e mal gestite.
Un tempo, la fabbrica di frigoriferi di San Giorgio a Cremano insieme a quelle di svariata natura presenti nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, hanno contribuito al sostentamento delle famiglie della zona, dando innumerevoli posti di lavoro.
L’errore ai tempi delle grandi fabbriche nelle aree industriali fu quella di pensare esclusivamente al profitto, andando a danneggiare l’ambiente. San Giovanni a Teduccio combatte ancora oggi per recuperare il lungomare, un tempo luogo di balneazione e che oggi sconta ancora i danni provocati dagli scarichi chimici.
Ma l’augurio dei cittadini di San Giorgio a Cremano che oltre al verde vengano create realtà occupazionali al posto dell’ex fabbrica, è più che comprensibile: una città in cui c’è verde ma anche disoccupazione, lascia l’amaro in bocca.
