Museo Madre, i rappresentanti: “Il debito risale al 2007”
NAPOLI – In un’intervista al Presidente della società Scabec, pubblicata oggi sul Corriere del Mezzogiorno e in altri articoli comparsi e titolazioni sulla medesima testata, si sostiene in modo erroneo che l’indebitamento della Fondazione Donnaregina nei confronti di Scabec (si parla della gestione del Museo Madre) risalirebbe al 2007. Pur riconoscendo e ricordando tutte le problematiche riguardanti gli stanziamenti di risorse e le erogazioni, ottenute dalla Fondazione negli anni scorsi sempre con gran fatica e molto lavoro diplomatico da parte di tutti (il direttore della Fondazione, i vari dirigenti della Regione e di Scabec e in ultimo, ma non per ultimo l’attuale Presidente Massimo Lo Cicero), va categoricamente smentita la notizia che, all’origine della crisi attuale, vi siano crediti vantati da Scabec nel 2007. Tali crediti semplicemente non esistono. Visto che la Regione Campania promette di usare i raggi x, almeno così titola oggi il Corriere del Mezzogiorno, noi abbiamo pensato di favorire il loro lavoro. Ecco la storia vera del debito della Fondazione Donnaregina nei confronti di Scabec e della conseguente crisi del Madre. E di come la Fondazione sia riuscita a ottenere tagli significativi delle spese previste da Scabec per la gestione del 2010, anticipando la politica di rigore che la Regione solo successivamente ha richiesto a tutti gli enti finanziati.
- Il debito della Fondazione Donnaregina nei confronti della Scabec ammonta a 5.151.318,43 Euro. Tale debito si riferisce agli anni 2009 e 2010 ed è relativo alla gestione 2009 e alle mostre realizzate nello stesso anno. Tutte le fatture della Scabec che la Fondazione non ha ancora potuto saldare rientrano nelle rendicontazioni presentate alla Regione e dunque in quelle liquidazioni bloccate a Palazzo Santa Lucia dal marzo scorso. Solo due fatture la n.6 e la n.9 si riferiscono a un’attività risalente al 2008. Per saldare queste ultime La Fondazione ha concesso alla Scabec di trattenere gli incassi di biglietteria del Museo fino al saldo totale degli importi. Il resto del debito già contratto tra il 2009 e il settembre 2010 e ancora non rendicontato da Scabec si aggira intorno a 3 milioni di Euro.
- Il giorno 16-03-2010 la SCABEC ha inoltrato alla Fondazione un piano di gestione per il 2010 per un valore pari a 2.699.660,87 Euro, escludendo da tale piano alcuni servizi quali quello relativo alla comunicazione, il servizio di promozione, l’assicurazione sulle collezioni permanenti e le utenze (servizi questi ultimi per un valore di 1.235.360,00 Euro). La spesa totale prevista da Scabec ammontava quindi a Euro 3.935.020,00. Il Consiglio d’amministrazione della Fondazione Donnaregina nell’adunanza del 16 marzo 2010 ha dato mandato al Direttore della Fondazione di avviare una trattativa specifica con la Scabec finalizzata all’individuazione delle risorse di copertura dei suddetti servizi e ad una riduzione dei costi di tutti i servizi. Dopo un’estenuante trattativa, La Fondazione Donnaregina è riuscita ad ottenere una nuova rimodulazione del piano di gestione per un valore pari a 2.639.236,44 Euro nel quale vengono ricompresi anche i servizi di comunicazione e marketing. A questa cifra bisogna aggiungere, per il normale funzionamento del museo, ancora le utenze per un valore di 300.000,00 Euro e le assicurazioni per le collezioni permanenti per un valore di 120.000,00 Euro, per un totale di 3.059.236,44 Euro. Il risparmio così ottenuto dalla Fondazione Donnaregina per l’anno 2010 è pari a 875.783,56 Euro.
- I dipendenti della Fondazione Donnaregina, incluso il direttore, sono 6, tutti contrattualizzati a tempo indeterminato. Il che non li rende illicenziabili (ex art.18), poiché questa speciale tutela è prevista nell’ordinamento italiano solo per chi è inserito in aziende con almeno 15 dipendenti.