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Murales alle Poste centrali, «Non sono Murales, è emblema del degrado»

NAPOLI – I Writers sono quelli che scrivono, anche sui muri, ma sulle pareti dell’edificio centrale delle poste, c’è poco di cui essere fieri. Quelle scritte, per i frequentatori del centro (e non solo) sono l’emblema del degrado, dell’abbandono. A questo si aggiunge la copiosità i rifiuti negli angoli circostanti dell’edificio, bottiglie rotte e pattume.

Le foto sono postate sui social a testimonianza di ciò che raccontiamo, ma soprattutto come protesta per un’amministrazione «distratta» su questioni così delicate. «E’ un peccato – racconta Mauro su facebook – vedere un edificio di così grande importanza storica completamente devastato dai writers. Gli autori di questo scempio andrebbero puniti severamente; è una sconfitta per la società civile». Ciò che disorienta chi abita in zona, è vedere le scritte, alcune delle quali alte anche sei metri a testimonianza del fatto che gli gli autori di questi «graffiti» hanno tutto il tempo di utilizzare scale, restando per ore indisturbati. «Siamo a pochi passi dalla questura Centrale – scrive Maurizio – questa città è allo sbando». Ma c’è chi punta il dito su altri problemi: «Non è solo un problema dei writers, – sottolinea Daniela – c’è sporcizia ovunque, bottiglie rotte. Un problema di tutta Napoli, ma queste cose accadono davanti agli occhi di chi dovrebbe garantire e tutelare l’ordine pubblico».

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