La Juve non va oltre lo 0-0 al Franchi
(di Gianpaolo Rispoli) –
Dopo due vittorie nelle prime due giornate, la Juve viene fermata al Franchi da un’ottima Fiorentina a cui probabilmente il pareggio, visto quando accaduto in campo, va anche stretto. I bianconeri non riescono quasi mai a prendere in mano il pallino del gioco e, causa anche tre sostituzioni obbligate per infortunio, appaiono in netta difficoltà dal punto di vista fisico. Ci sarà molto da lavorare in vista della partita contro l’Atletico Madrid per cercare soluzioni di gioco che possano portare gli uomini di Sarri a rendersi pericolosi in zona offensiva.
La cronaca – Formazioni: Fiorentina (3-4-2-1): Dragowski; Milenkovic, Pezzella (dal 38’ s.t. Ceccherini), Caceres; Lirola, Pulgar, Badelj, Dalbert; Castrovilli (dal 44’ s.t. Zurkowski), Ribery (dal 23’ s.t. Boateng); Chiesa.
Juventus (4-3-3): Szczesny; Danilo (dal 17’ s.t. Cuadrado), Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Khedira, Pjanic (dal 44’ p.t. Bentancur), Matuidi; Douglas Costa (dall’8’ p.t. Bernardeschi), Higuain, Ronaldo.
Montella stravolge la sua Fiorentina e schiera un 3-4-2-1 con Chiesa falso centravanti e Ribery e Castrovilli a supportarlo. Sarri, alla sua prima panchina bianconera dopo aver saltato le prime due partite causa polmonite, schiera lo stesso 4-3-3 che ha battuto il Napoli ad eccezione dell’infortunato De Sciglio, sostituito da Danilo.
Parte subito bene la Fiorentina che, dopo 15 minuti, sfiora il gol a causa di un erroraccio di Szczesny che rinvia il pallone addosso a Chiesa, ma per sua fortuna la sfera termina alta di un soffio. Al 32’ è Castrovilli a provarci con un destro deviato, Szczesny è attento e blocca. Tre minuti più tardi è la volta di Chiesa che calcia da fuori ma blocca ancora Szczesny. Il portiere polacco si rende protagonista anche al 41’ quando Ribery, con un gran pallone, trova Dalbert che colpisce di testa a botta sicura ma va a sbattere contro la manona del portiere bianconero che copre bene il suo palo.
Nella ripresa è ancora la Fiorentina ad avere in mano il pallino del gioco e a provarci al 54’ con un destro da fuori di Badelj che termina alto. Dieci minuti più tardi prova a svegliarsi la Juve con un destro di Ronaldo che viene bloccato da Dragowski. Al 65’ è Chiesa a calciare con il sinistro da fuori, palla alta di poco. L’ultimo squillo, al 77’, è ancora viola con un colpo di testa di Milenkovic che viene bloccato da Szczesny.
Poche idee – I bianconeri dopo aver segnato 4 gol contro il Napoli, seconda forza della nostra Serie A, fanno registrare un netto passo indietro dal punto di vista della pericolosità e del gioco offensivo in generale. L’infortunio di Douglas Costa, dopo soli 6’, mette totalmente in crisi gli uomini di Sarri che concludono il match senza mai rendersi veramente pericolosi. In netta difficoltà anche dal punto di vista fisico, come testimoniano i crampi per Danilo al 58’, i bianconeri si portano a casa un punto probabilmente immeritato per quanto dimostrato durante il match.
La Juve sembra stia pagando il passaggio da Allegri a Sarri e le enormi differenze tra i due allenatori. Dovrà essere bravo Sarri per riuscire, nel minor tempo possibile, a impartire la sua idea di calcio e trasmetterla ai giocatori.