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Juve, sprint scudetto a San Siro!

di Gianpaolo Rispoli

Al termine di una partita spettacolare e non priva di polemiche, la Juve si aggiudica un match decisivo per la lotta scudetto contro una grande Inter, in 10 praticamente dall’inizio della partita. I bianconeri vincono per 3-2 in extremis, dopo aver rischiato di perdere nonostante il vantaggio iniziale e la superiorità numerica. Da sottolineare il grande atteggiamento e la grande prova dei nerazzurri, che fino a tre minuti del termine avevano il match in tasca. Adesso, anche a seguito della sconfitta del Napoli a Firenze, la Juve è davvero a un passo dal settimo scudetto di fila.
La cronaca – Formazioni: Inter (4-2-3-1): Handanovic; Cancelo, Skriniar, Miranda, D’Ambrosio (dal 45’ s.t. Karamoh); Vecino, Brozovic; Candreva, Rafinha (dal 36’ s.t. Borja Valero), Perisic; Icardi (dal 40’ s.t. Santon).
Juventus (4-3-3): Buffon; Cuadrado, Rugani, Barzagli, Alex Sandro; Khedira (dal 16’ s.t. Dybala), Pjanic (dal 35’ s.t. Bentancur), Matuidi; Douglas Costa, Higuain, Mandzukic (dal 21’ s.t. Bernardeschi).
Spalletti schiera la formazione che ultimamente ha dato solidità ai suoi, ad eccezione dell’infortunato Gagliardini, rimpiazzato da Vecino. Allegri risponde con un 4-3-3 con Dybala fuori e, soprattutto, con Cuadrado terzino.
Partono subito bene i bianconeri che ci provano dopo 12’ con una bella sponda di Mandzukic per Matuidi che, a pochi passi dalla porta, non riesce a coordinarsi per calciare. Il vantaggio bianconero arriva due minuti più tardi: Cuadrado mette in mezzo un pallone dalla trequarti, nessuno riesce ad intervenire se non Douglas Costa sul secondo palo, che con un potente sinistro dopo uno stop di petto la mette in porta non lasciando scampo ad Handanovic. Al 18’ Vecino viene espulso per un brutto intervento su Mandzukic, anche con l’ausilio del VAR, così Spalletti arretra Rafinha e schiera i suoi con un 4-4-1. Due minuti più tardi ci prova Pjanic su punizione, palla alta di poco. La risposta nerazzurra arriva al 29’ con un destro dalla lunghissima distanza di Candreva, sul quale Buffon è bravissimo ad intervenire. Da lì i bianconeri non riescono ad approfittare della superiorità numerica, mentre i nerazzurri cercano rapide ripartenze senza successo.
Nella ripresa parte subito forte l’Inter che trova il pareggio al 52’: cross su punizione di Cancelo, Icardi vola e stacca di testa più in alto di tutti e trova un grandissimo gol non lasciando scampo a Buffon. Al 58’ è Rafinha a provarci con un sinistro da fuori ma blocca Buffon. A questo punto Allegri schiera l’armeria pesante e passa al 4-2-4, tenendo contemporaneamente in campo Dybala, Costa, Bernardeschi e Higuain, oltre al già citato Cuadrado terzino. La reazione bianconera arriva al 62’ con una clamorosa occasione per Higuain che, a tu per tu con Handanovic, lo salta e poi sbaglia clamorosamente a porta vuota. Tre minuti più tardi arriva il vantaggio nerazzurro grazie ad un clamoroso autogol di Barzagli che, su cross basso di Perisic, prova a spazzare ma manda il pallone nella sua porta. La Juve risponde al 74’ con una gran punizione di Dybala sulla quale è bravissimo Handanovic a dire di no. La partita è bellissima e due minuti più tardi l’Inter va vicinissima al gol del 3-1 dopo una gran fuga di Candreva sulla destra, che mette in mezzo un bel pallone sul quale Icardi non arriva solo per pochi centimetri. Quando il match sembra avviarsi la fine, succede l’incredibile. Prima, all’87’, arriva il pareggio della Juve in maniera molto fortunosa con Cuadrado che, dopo una bella triangolazione con Dybala, prova a mettere in mezzo e trova la deviazione decisiva di Skriniar che, così, batte il proprio portiere. Poi, all’89’, la Juve ribalta la partita con un colpo di testa di Higuain, che deve solo spingere in porta il perfetto cross di Dybala su punizione. È questo l’avvenimento che mette la parola fine su un match davvero straordinario.
Fuga scudetto – La Juve è a un passo dallo scudetto. La storia sembrava chiusa qualche settimana fa, poi si è riaperta dopo il pareggio dei bianconeri a Crotone e dopo la vittoria del Napoli all’Allianz Stadium. Ora però, anche e soprattutto a seguito della sconfitta degli azzurri a Firenze, sembra davvero che il discorso non possa più riaprirsi. Ai bianconeri basterà vincere soltanto due delle ultime tre partite che li vedranno impegnati contro Bologna e Verona in casa, separate dalla sfida dell’Olimpico contro la Roma.

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