“Io Raffaele Viviani” da domani in scena al teatro Totò
NAPOLI (di Claudia Carbone) – Sarà in scena a partire da domani fino all’8 marzo al teatro Totò, lo spettacolo “Io, Raffaele Viviani”, di Antonio Ghirelli e Achille Millo, per la regia di Antonio Ferrante e con Gigi Savoia e Giuseppe Zeno.
Lo spettacolo delinea e ripercorre i tratti fondamentali del solco lasciato da Viviani nella cultura napoletana, attraverso i suoi testi drammatici, poetici e musicali. Un contributo, quello dell’autore e attore originario di Castellamare di Stabia, che molti, tra cui lo stesso Ghirelli, hanno paragonato al teatro di Bertold Brecht per il modo in cui affronta il tema delle ingiustizie sociali. Gli scritti di Viviani infatti, trasudano sovente una rabbia figlia della voglia di riscattare Napoli, vittima di cliché stantii e troppo stretti per dar respiro alle variopinte sfumature della città.
Un linguaggio, quello di Viviani, volutamente aspro, vicino alla dimensione tragica, ma mediato da un’uso buffonesco del dialetto, che riporta il pubblico ad una dimensione comica.
Le musiche dello spettacolo saranno dal vivo, mentre le scenografie saranno essenziali, in particolare sul palco spiccherà la sedia Thonet 14.
Perché proprio questo modello? A spiegare il nesso tra l’arte di Viviani e la Thonet 14 è lo stesso regista Ferrante : “Per Le Courbusier questa sedia rappresentava una straordinaria integrazione di tecnica e di stile, attraverso un linguaggio estetico coerente e razionale e una leggerezza mai vista prima. Ecco, allo stesso modo, se dovessi descrivere il teatro di Viviani direi che pur manifestandosi attraverso un linguaggio popolare, aspro e a tratti violento, ci trasmette sempre una leggerezza mai vista prima, un’altrettanto straordinaria integrazione di tecnica e di stile”.