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Il tribunale di Napoli condanna Telecom all’assunzione di 600 lavoratori precari

NAPOLI – La Uilcom Campania vince la sua battaglia legale contro la Telecom Italia per il reintegro e l’assunzine di 600 lavoratori. «Siamo pienamente soddisfatti. Questa è una sentenza giusta che ci ripaga del fatto che da soli abbiamo creduto nelle cause contro un colosso industriale che aveva sfruttato per anni il lavoro interinale, per poi lasciare i lavoratori per strada sostituendoli con altri più giovani», ad affermarlo è Massimo Taglialatela, segretario generale Uilcom Campania. L’organizzazione sindacale qualche anno fa ha intentato causa alla Tim per la mancata stabilizzazione di circa 600 lavoratori, messi fuori dall’organico dopo un lungo periodo di lavoro al customer service 119, uno dei servizi di punta dell’azienda. (Il Corriere della Sera)

L’INIZIO DELLA BATTAGLIA GIUDIZIARIA – Spiega Taglialatela: «Nel settembre 2008 costruimmo un accordo con l’azienda che avrebbe dovuto prevedere negli anni la piena stabilizzazione, dopo un periodo iniziale in somministrazione, degli oltre 900 interinali utilizzati. Di questi, invece, l’azienda ne assunse soltanto 300. Affidammo quindi al nostro team di avvocati e consulenti la vertenza sulle mancate stabilizzazioni degli interinali ex-Tim».

LA VITTORIA DEL SINDACATO – Prosegue il segretario: «Oggi, a distanza di due anni, il Tribunale di Napoli ci ha dato ragione emettendo parere favorevole alla richiesta di reintegro in azienda con assunzione a tempo indeterminato avanzata dai nostri legali in rappresentanza dei tanti lavoratori che si rivolsero a noi perché esclusi dall’accordo». Spiega Taglialetela: «Questa sentenza è importantissima perchè rappresenta un punto fermo nel lavoro in somministrazione e perché chiarisce che non si può essere somministrati, cioè precari, a vita.

UN PUNTO DI PARTENZA PER IL FUTURO – Conclude il segretario Uilcom: «La sentenza della sezione Lavoro del tribunale di Napoli è un punto di partenza sulla quale costruire altre decine di vertenze in altrettante aziende, soprattutto nei call center sparsi in tutta la provincia di Napoli. Il ricorso alla somministrazione per la gestione dei picchi in eccedenza è l’escamotage che tante aziende medio grandi adottano per non assumere i giovani che, in questo modo, invecchiano restando precari e rimanendo così perennemente esclusi dal lavoro stabile e duraturo». (Il Corriere della Sera)

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