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«Grillo? È solo rabbia senza soluzioni i moderati non gli lasceranno il Paese»

NAPOLI (di Attilio Iannuzzo – Il Mattino) In Europa per risolvere i problemi del paese, a prescindere dagli steccati ideologici”. Lorenzo Cesa, a Napoli per la conclusione della campagna elettorale è convinto che “è necessario unire i moderati per avere una forte incidenza in Europa ed per avviare un processo di interesse nazionale”.

“Udc, Popolari e Ncd dice – il leader dell’Udc – devono unirsi per cambiare le regole in Europa e per avviare un nuovo percorso anche per il nostro paese, in cui si rischia di affidare il potere a gruppi impopolari e populisti che sanno urlare ma che non risolvono i problemi reali”. Per Lorenzo Cesa c’è in primo piano l’emergenza famiglie italiane le quali “non possono mettere il futuro dei propri figli nelle mani di un esaltato come Beppe Grillo – afferma – e che non ha programmi percorribili, non ha idee costruttive. Dice tutto e il contrario di tutto. E’ pura rabbia, senza soluzioni”. Da una lato l’astensionismo – incalza- dall’altro la mancanza di una politica di idee, c’è il rischio del fallimento del paese: “Per evitare il baratro – continua – c’è bisogno di rivedere la politica del patto di stabilità, e di gestire meglio risorse che fino ad oggi non abbiamo saputo usare; i Fondi Europei vanno utilizzati per avviare processi di sviluppo, non possiamo permetterci il lusso di restituirli”.

Lorenzo Cesa
Lorenzo Cesa

Anche sulle politiche di immigrazione Cesa è convinto che si debba responsabilizzare l’Europa: “C’è necessità di una maggiore solidarietà – sottolinea – e non possiamo pensare che gli sbarchi in Sicilia siano un problema di quel pezzo di territorio; l’agenzia Frontex che si occupa dell’immigrazione ha sede in Polonia, ma penso che sia opportuno che si sposti in Sicilia per le sciagure a cui assistiamo. Stragi vergognose a cui L’Europa non può girare la testa”. L’obiettivo dunque di non lasciare il Paese al bipolarismo Grillo-Pd. Come accade negli altri paesi d’Europa, per l’Udc anche in Italia “è necessaria la nascita di un gruppo moderato che avvii progettualità per lo sviluppo del paese”. Sul rischio di astensione Cesa lancia un messaggio chiaro: “Gli italiani non disertino le urne.

Il Paese non può retrocedere, stiamo vivendo un periodo di grande fiducia e il voto di domenica prossima non può arrestare il percorso avviato. Se dovessero prevalere i populismi anti-euro, per l’Italia sarebbe solo una pericolosa sbandata che ci porterebbe fuori strada e ci isolerebbe indebolendoci”. E sullo scandalo in Campania riguardante l’arresto del Presidente del Consiglio Regionale Paolo Romano Cesa è convinto che “la Regione Campania non può sciogliere il proprio Consiglio, in quanto – dice – siamo garantisti ed attendiamo che vi sia un giudizio definitivo sull’accaduto, pertanto ci auguriamo – conclude Cesa – che su questa delicata questione si faccia chiarezza”.

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