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Criminalità, rapinata la ragazza di Lavezzi

Ezequiel Lavezzi

NAPOLI (di Tiziana Pagano) – “Non c’è due senza tre”, verrebbe da dire dopo la notizia della sconcertante rapina nella centralissima Via Petrarca, a Napoli. Dopo Cavani e Hamsik, è infatti Lady Lavezzi ad entrare nel mirino delle rapine.  Motivo dell’aggressione, un orologio di valore per il quale gli aggressori hanno terrorizzato la ragazza di uno dei giocatori più amati della squadra azzurra! Cosa sta succedendo alla città partenopea? C’è chi parla di avvertimenti della malavita, chi sostiene che queste siano semplici coincidenze, chi addirittura parla di “vendette” calcistiche. Sorge spontanea una domanda: la crisi economica sta forse portando i rapinatori a non fare sconti a nessuno? I napoletani adorano il calcio e non rinunciano mai alle partite ma…fuori dal campo “nessuna pietà”? L’illegalità è sempre e comunque da condannare, non ci sono giustificazioni per chi commette atti di violenza. Quello che dovrebbe farci riflettere è il fatto che la società di oggi sembra non avere più alcun valore o, peggio, sembra non avere più via di scampo. Differenza sottile che non sempre è facile delimitare. Atti di criminalità o di disperazione? Certo è che queste notizie non fanno altro che alimentare le considerazioni negative che l’opinione pubblica ha su Napoli: una pubblicità negativa che danneggia il turismo e di riflesso non aiuta l’economia partenopea, già devastata da disoccupazione e miseria. I turisti, di questo passo, preferiranno rinunciare alle bellezze di Napoli piuttosto che rischiare la vita per un oggetto di valore: una condizione che trascinerà la città sempre più in basso e a quel punto chissà se basterà una partita di pallone per farci sentire orgogliosi di essere napoletani.

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