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Aperti in Campania gli sportelli informativi per l’autoimpiego e il micro credito

NAPOLI (di Giuliano Pennacchio) – Alla Sala Gemito di Napoli, di fronte al Museo di Nazionale,presentata, il 23 gennaio u.s., la rete degli sportelli informativi aperti in Campania e a Napoli per l’autoimpiego e il micro credito (www.retemicrocredito.it) nell’ambito delle attività co-finanziate dal Fondo Sociale Europeo. Trentuno i punti di ascolto in tutta la regione, coinvolti i Comuni, i Centri per l’impiego, le Camere di Commercio e la Regione Campania.

Sportelli informativi per microcreditoIl progetto europeo ha messo a punto una piattaforma informatica che raccoglie tutte le notizie riguardanti lo sviluppo dell’auto impiego. Una progettualità operativa, secondo le più recenti disposizioni europee, che vorrebbe colmare il divario tra élite e i cittadini dei ceti più esposti, ricostruendo il tessuto sociale, senza cadere in un mero assistenzialismo. A Napoli ogni municipalità avrà il suo sportello.Gli Infopoint sono distribuiti in tutte le municipalità e attivati nelle sedi dei servizi Urp: Servizio Attività tecniche della I Municipalità, il Servizio Suap (Sportello Unico per le attività produttive),l’Ufficio Informa giovani, il Servizio Mercato del Lavoro, Ricerca e Sviluppo Economico, e il Servizio URP Centrale. Previsti sportelli anche per la Provincia di Salerno e il Comune di Santa Maria Capua Vetere. Agli sportelli informativi non solo si troveranno le notizie per accedere ai finanziamenti, ma anche un personale pubblico, formato adeguatamente, che accompagnerà la nascita della nuova impresa, con verifiche periodiche in modo tale da evitare la’mortalità’ prematura delle attività. A chi si rivolge la proposta? Innanzitutto a giovani, a studenti, a soggetti svantaggiati (disoccupati, lavoratori in cig, migranti). Le risorse sono valutabili in circa cento milioni di euro per il prossimo bando. Al Rione Sanità di Napoli, per esempio, il progetto di micro credito è partito da qualche tempo e già sta dando dei buoni risultati, anche sotto l’input del padre comboniano Alex Zanotelli, sono stati avviati sei progetti di micro impresa, con un percorso di confronto con le associazioni presenti nel quartiere. In questo modo sono stati sottratti tanti giovani dalle maglie della delinquenza e ricostruita la speranza che possa rinascere un nuovo tessuto produttivo legato al territorio.

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