(Video) Occupy Napoli: lancio uova e attacchinaggio contro banche
(Servizio: Carlo Maria Alfarano)
Il corteo di protesta ha iniziato il suo percorso dalla Feltrinelli di Ponte di Tappia per poi dirigersi verso la Bnl di Via Toledo, il Banco di Napoli e per finire alla Banca d’Italia di Via Diaz.
Nel corso della manifestazione sono state lanciate uova e attaccati manifesti di protesta contro gli istituti bancari.
Il comunicato della manifestazione:
L’11.11.11 è un’altra data autoconvocata del movimento globale “Noi siamo il 99%”.
Per rilanciare la mobilitazione contro la crisi e contro la dittatura finanziaria che come dimostra il caso greco vuole commissariare ogni forma di democrazia e divorare il nostro futuro.
Da Occupy Wall Street a Occupy Oakland si diffonde il movimento di contestazione transnazionale e il ciclo di proteste e di rivolte che sono partite dalla sponda sud del Mediterraneo, dalla Tunisia e dall’Egitto, attraversando la Grecia e la Spagna.
La posta in palio è altissima.
Come mostrano i diktat della BCE al governo italiano, la gestione neoliberista della crisi pretende di far pagare agli studenti precari, ai lavoratori (sempre più) precari, ai ceti più deboli il costo abnorme della speculazione finanziaria. Si parla di ulteriore precarietà, licenziamenti liberi, privatizzazione di ogni bene comune, distruzione di scuola e sanità…
Ma se le regole del gioco sono inique allora bisogna sovvertirle, se sono truccate allora dobbiamo rompere il gioco!
L’11 novembre è un appello alla mobilitazione per quel 99% di umanità che non ha più intenzione di pagare i costi della crisi e continuare ad arricchire l’1% di banchieri, speculatori, multinazionali. Il 99% che si ribella al neoliberismo e vuole un cambiamento globale.
Che rifiuta il dogma del pagamento del debito e rivendica invece reddito e diritti contro la crisi. Che attacca la miseria del presente per conquistare la ricchezza del possibile!Anche Napoli risponde a questo appello con una giornata di mobilitazione:
– Alle ore 12.00 free-speech point contro la Crisi in via Ponte di Tappia (Slargo Feltrinelli su via Roma) per poi muoversi e creare Contestazione alle Istituzioni Finanziarie della City partenopea.
Sarà il baricentro di una rete di iniziative ancora aperte ai contributi di tutti quanti vorranno partecipare. Singoli e realtà sociali e collettive in azione per disegnare una cartografia dello scontro tra diritti e speculazione. Faremo un punto organizzativo a margine dell’assemblea studentesca di giovedi pomeriggio a palazzo Giusso.
– Alle ore 21.30 da piazza San Giovanni Maggiore Pignatelli (centro storico di Napoli): occupy the Streets con una street-parade in maschera e a tema contro la speculazione finanziaria e il suo autoritarismo. Per creare vere ZTL, Zone Temporaneamente Liberate in antitesi al proliferare di zone rosse e divieti a manifestare.
OccupyNapoli