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Primarie, primo confronto tra i candidati del centrosinistra

NAPOLI – La Napoli degli ultimi quindici anni e quella del futuro, tra emergenza rifiuti, problema lavoro, bilanci comunali, i giovani, sviluppo e politiche sociali. Su questi temi si sono confrontati, in un dibattito organizzato dall’Associazione Libertà e Giustizia, i cinque candidati alle primarie organizzate dal centrosinistra in vista delle elezioni amministrative. Per gli esponenti del Pd, Andrea Cozzolino, Nicola Oddati e Umberto Ranieri, per quello di Sinistra Ecologia Libertà, Libero Mancuso, e per Luigi Sorbillo, sostenuto dalla società civile e dai Verdi, si tratta del primo confronto pubblico.

I partecipanti, con sfumature e toni diversi, ammettono le responsabilità del centrosinistra nella gestione del Comune negli ultimi quindici anni e condividono la necessità di voltare pagina, facendo tesoro degli errori commessi. Tra le priorità da affrontare nei primi cento giorni di un eventuale mandato, c’è per tutti la soluzione dell’emergenza rifiuti. Unanime la dissociazione dei cinque candidati dalle politiche adottate negli ultimi anni dal governo centrale e dagli enti locali. Oddati ribadisce il suo ‘no’ alla costruzione di altri termovalorizzatori, sostenendo che serve un impegno forte per la differenziata. Cozzolino promette di portare “la raccolta ‘porta a porta’ al 50 per cento in pochi mesi, anche attraverso la riduzione della quantità di rifiuti prodotti”. Anche Ranieri parla di riduzione, riciclo e recupero, e propone la costruzione di “due impianti, uno per lo smaltimento della frazione secca e uno per l’umido”.

Parlando da imprenditore, Sorbillo sottolinea l’urgenza di risolvere il problema per non danneggiare ulteriormente il turismo e l’economia. Così come Mancuso, che considera l’emergenza “il momento più intollerabile di una crisi complessiva”. La Napoli che i cinque candidati sognano è una città sul modello delle capitali europee, dove si guardano i problemi nella logica delle aree metropolitane. Per Mancuso è importante partire proprio dalla riqualificazione delle periferie, “coinvolgendo l’imprenditoria napoletana”. Sorbillo, che chiede ai napoletani un voto di protesta, si concentra sull’area di Bagnoli, “uno spazio da riconsegnare ai cittadini”. La crescita economica, spiega Ranieri, deve passare attraverso “lo sviluppo delle piccole e medie imprese, del manifatturiero e dell’artigianato locale”.

Oddati rilancia il tema della centralità della cultura, in vista delle prossime scadenze, che vedono Napoli sede del Forum universale delle culture e “candidata a diventare capitale mondiale della letteratura nel 2012 ed Europea della cultura nel 2019”. Cozzolino punta sui giovani e sull’infanzia, proponendo una nuova idea di reddito di cittadinanza. I cinque candidati si impegnano a recuperare il rapporto tra politica e cittadini, garantendo la trasparenza dell’amministrazione.

Mancuso lancia l’idea del “bilancio partecipato”, mentre Ranieri sottolinea come non sia possibile proseguire con “l’attuale gestione, caratterizzata da spese fuori bilancio, Cda politici e sprechi per consulenze e bonus ai dirigenti”. A dibattito inoltrato è arrivato l’ex governatore della Campania, Antonio Bassolino, che si è trattenuto per diversi minuti nella stanza adiacente a quella in cui si stava svolgendo il confronto. (Repubblica)

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