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Tassazione globale dei super ricchi: un passo verso l’equilibrio sociale

Durante il G20 di San Paolo, si è sollevata l’interessante proposta di introdurre una tassa globale sui cosiddetti ‘super ricchi’. Questa iniziativa potrebbe non solo generare entrate significative per l’economia mondiale ma anche contribuire alla redistribuzione della ricchezza e al perseguimento di una maggiore equità sociale.

Secondo il Global Tax Evasion Report 2024, pubblicato dall’EU Tax Observatory, i super ricchi, sebbene siano pochi in numero, possiedono un patrimonio combinato di diverse centinaia di trilioni di dollari. Tuttavia, la pressione fiscale su di loro è praticamente impercettibile, grazie a strategie finanziarie che riducono al minimo gli oneri fiscali.

L’idea di introdurre una tassa globale prevede l’applicazione di un’aliquota minima sul patrimonio dei super ricchi, stimata intorno al 2%. Questo potrebbe generare entrate fiscali annuali fino a 250 miliardi di dollari, promuovendo la redistribuzione della ricchezza e contribuendo a una maggiore equità sociale.

Tuttavia, nonostante l’importanza di questa proposta, alcuni dubbi sorgono riguardo alla sua efficacia e alla sua fattibilità pratica. L’accordo raggiunto in sede OCSE prevede numerose eccezioni ed esenzioni, rendendo la misura piuttosto debole e difficile da attuare in molti Paesi.

Inoltre, affrontare l’ingegneria finanziaria globale richiede un’armonizzazione delle legislazioni e la prevenzione di comportamenti elusivi. Un’importante sfida è garantire che i super ricchi non possano trovare rifugio in giurisdizioni favorevoli.

Per affrontare queste sfide, diventa prioritario un’azione a livello europeo per uniformare e armonizzare il sistema fiscale. Questo non solo contrasterebbe l’evasione e l’elusione fiscale ma garantirebbe anche un efficace utilizzo delle entrate derivanti dalla tassazione dei super ricchi.

Un’approccio equilibrato potrebbe prevedere l’investimento di queste risorse in servizi pubblici essenziali, come l’assistenza sanitaria e sociale, e nell’aumento delle pensioni minime. Questo non solo migliorerebbe la qualità della vita per coloro che ne trarrebbero beneficio ma potrebbe anche creare nuove opportunità occupazionali nei settori del welfare.

In sintesi, la tassazione globale dei super ricchi rappresenta un’opportunità per promuovere una maggiore equità sociale e una redistribuzione più equa della ricchezza. Tuttavia, per realizzare pienamente questi obiettivi, è necessario un impegno a livello europeo per armonizzare il sistema fiscale e garantire un utilizzo efficace delle entrate fiscali.

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