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Cronaca

Napoli, studenti e operatori sociali uniti contro il governo

Napoli (di Daniele Pallotta). In tutta Italia manifestazioni di studenti e lavoratori chiedono che il governo Berlusconi finisca e che sia bloccata la riforma Gelmini. A Napoli un corteo di migliaia di studenti, soprattutto liceali, ha attraversato la città da piazza Garibaldi a Piazza del Plebiscito. Accompagnati dalle note dei Sud Sound System, dei Negrita, di De André e dei Pink Floyd i ragazzi hanno urlato cori contro il ministro della Pubblica Istruzione e contro la classe politica corrotta. Sugli striscioni si leggevano frasi come “Noi restiamo perché cambiare il futuro è possibile” e “Non meritate la nostra fiducia”.

I manifestanti, rivolgendosi agli studenti universitari che li osservavano davanti l’entrata principale della sede della Facoltà di Giurisprudenza, hanno urlato:  “protestiamo anche per voi”.

In piazza del Plebiscito erano presenti anche dipendenti della pubblica amministrazione e operatori sociali per denunciare i tagli del governo e della regione  alle Asl e alle politiche sociali. “Gli operatori che lavoravano per il recupero dei tossicodipendenti, nei centri di igiene mentale e nelle suole a rischio da mesi non vengono pagati e le loro convenzioni non verranno rinnovate. Questo priverà loro del lavoro, le fasce deboli di qualsiasi assistenza e i cittadini di servizi fondamentali.  Dovremmo protestare tutti ma purtroppo anche tra noi dipendenti pubblici c’è molta indifferenza” spiega una lavoratrice del centro di igiene mentale di Scampia.” Un altro operatore del progetto Chance richiama l’attenzione sui prossimi tagli: “in parlamento è in discussione un taglio di centinaia di milioni di euro del Fondo Nazionale per le Politiche Sociali”.