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Fondazione Banco Napoli: «Confronto sulla storia e il futuro del Mezzogiorno»

Il 9 maggio, un gruppo di esperti si riunirà presso la Fondazione Banco Napoli per discutere delle complessità del Sud Italia, affrontando temi come l’immigrazione, il ruolo delle banche e lo sviluppo economico. L’evento, intitolato “Mezzogiorno: quale storia, quale futuro?”, mira a dare voce e sostegno alla crescita di una nuova generazione di studiosi, offrendo analisi e idee per il presente e il futuro del Sud.

Promosso da un consorzio di storici provenienti da dieci università ed enti di ricerca in tutto il Paese, l’incontro vedrà la partecipazione di figure di spicco nel panorama accademico e culturale italiano. Tra questi, Orazio Abbamonte, presidente della Fondazione Banco di Napoli, l’assessore al Bilancio del Comune di Napoli Pier Paolo Baretta e Lucio D’Alessandro, rettore dell’Università Suor Orsola Benincasa e vicepresidente del CNR.

La giornata sarà articolata in quattro sessioni, inclusa una tavola rotonda, dove si discuterà di temi cruciali come l’immigrazione, il ruolo delle banche nel contesto meridionale, i rapporti tra economia e criminalità organizzata, ponendo costantemente in dialogo storia e attualità.

Particolare attenzione sarà data anche alla presentazione dei “quaderni” della Fondazione Banco di Napoli, che offrono approfondimenti e analisi su temi di rilevanza storica ed economica per il Sud Italia.

L’evento si propone come un’occasione per stimolare il dibattito culturale e scientifico intorno al Mezzogiorno, soprattutto in un momento in cui si discute in Parlamento della nuova legge sull’autonomia differenziata. Gli organizzatori intendono così rimettere al centro dell’agenda politica e culturale nazionale le questioni legate alla storia e al futuro del Sud, contribuendo a costruire le basi per un Paese veramente unito.

Tra i partecipanti figurano anche figure di spicco come l’editore Alessandro Laterza, il deputato Toni Ricciardi, il direttore dell’ISEM – CNR Gaetano Sabatini, lo scrittore Isaia Sales e l’economista Gianfranco Viesti, insieme a numerosi docenti degli Atenei napoletani e campani.

I coordinatori del Comitato Scientifico, Giovanni Farese e Filippo Sbrana, sottolineano l’importanza di coinvolgere anche giovani studiosi provenienti da diverse università italiane, offrendo loro la possibilità di contribuire con le proprie analisi e idee alla costruzione di un futuro più inclusivo e sostenibile per il Mezzogiorno.

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