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Cronaca

Smantellato cartello di falsari, avevano stamperie ad alta qualità

Le autorità italiane hanno colpito nuovamente il cosiddetto “Napoli Group”, un cartello di falsari attivo nella provincia di Napoli e noto per la produzione di banconote contraffatte di altissima qualità. In un’operazione congiunta condotta dai finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli e del Nucleo speciale di Polizia valutaria di Roma, sette persone sono state fermate per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla contraffazione di monete aventi corso legale e di spendita delle stesse.

Il gruppo criminale operava nel territorio di Casavatore, dove aveva stabilito la sua sede logistica, e aveva allestito una tipografia clandestina in un capannone industriale camuffato da società di bonifica ambientale. Le indagini hanno rivelato che la stamperia clandestina, situata nel quartiere Ponticelli di Napoli, era equipaggiata con macchine da stampa industriali sofisticate e altamente performanti, trasferite dalla base logistica di Casavatore. I falsari avevano persino modificato il contatore elettrico per aumentare la produzione delle banconote, che ha raggiunto il pieno regime nel mese di aprile.

Due membri del gruppo vivevano in isolamento all’interno dell’immobile, dedicandosi esclusivamente alla produzione delle banconote, mentre un complice si occupava di fornire loro il sostentamento necessario. Il dominus dell’associazione, un tipografo con precedenti penali, dirigeva il processo di produzione delle banconote, interagendo con i falsari e coordinando il supporto logistico fornito da tre autotrasportatori di Giugliano in Campania.

Il capannone, costantemente monitorato attraverso telecamere esterne, era stato adattato strutturalmente per nascondere i macchinari di stampa dietro masserizie di uso quotidiano. Oltre alle banconote contraffatte, durante l’operazione sono stati sequestrati macchinari industriali, attrezzature per la stampa, computer, vernici, solventi e rotoli argentati utilizzati per la striscia olografica sulle banconote.

Le forze dell’ordine hanno impiegato prolungate attività di osservazione e pedinamento, utilizzando sistemi di tracciamento GPS e il supporto dei mezzi aerei per localizzare l’immobile. L’intervento è stato condotto con successo grazie alla collaborazione tra diverse unità operative, tra cui il Comando operativo aeronavale di Pratica di Mare e il Reparto operativo aeronavale Napoli della Guardia di Finanza, nonché i Baschi Verdi del Gruppo Pronto impiego Napoli.

Le indagini preliminari hanno ricondotto la contraffazione al “Napoli Group”, riconoscendo la qualità delle banconote false prodotte, in grado di ingannare facilmente chiunque le avesse ricevute. La metodologia di produzione utilizzata, conosciuta come offset, è particolarmente insidiosa e richiede un alto grado di specializzazione e ingenti investimenti finanziari.

I sette indagati sono stati sottoposti a fermo e sono accusati di associazione per delinquere, contraffazione e spendita di monete contraffatte aventi corso legale. Questa operazione rappresenta l’ultimo successo di un’attività di contrasto alla produzione di banconote false condotta dalla Guardia di Finanza sotto la direzione della Procura di Napoli Nord. Negli ultimi cinque anni, sono state arrestate 16 persone in flagranza di reato e sono state sequestrate cinque stamperie, oltre a circa 100 milioni di euro contraffatti.

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