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Finiani verso dimissioni Letta: uscire da divisioni

ROMA – Il Fli ritira la sua delegazione al governo: ‘Consegneremo le nostre lettere di dimissioni irrevocabili’, annuncia il sottosegretario di Fli alle Politiche agricole Antonio Buonfiglio. Per valutare la situazione il presidente del Consiglio, Berlusconi incontrerà ad Arcore i vertici della Lega Nord ed i coordinatori del Pdl.

Sulle possibili nuove alleanze interviene la presidente del Pd Rosy Bindi: ‘faremo di tutto per rendere possibile un governo di solidarietà nazionale’, dice, ‘ma se Berlusconi ci porta a votare non possiamo fare l’errore del ’94’ e ‘dovremmo allearci con Fini e Casini che tentano di costruire il terzo polo, nel nome della Costituzione e della democrazia’. Di un voto che superi i ‘tabù dettati dai vecchi muri di confine’, parla anche il finiano Briguglio con un patto tra chi aspira a rifondare il centrodestra come Fli, Udc, Mpa e Api, e il Pd’.

NUOVO COLLOQUIO FINI-NAPOLITANO-LETTA – Ancora un breve colloquio tra il presidente della Camera, Gianfranco Fini, il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, ed il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, nello studio di Fini al termine della presentazione del Rapporto di “Italiadecide”, “L’Italia che c’é “. Al termine del colloquio la terza carica dello Stato ha accompagnato Napolitano e Letta, che insieme hanno lasciato Palazzo Montecitorio.

FINI,CLASSE DIRIGENTE HA SMARRITO IL SENSO DIGNITA’ –“Tra le responsabilità della classe dirigente c’é anche quella di aver smarrito quel senso della dignità, della responsabilità e del dovere che dovrebbero essere proprie di chi è chiamato a ricoprire cariche pubbliche. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, come prevede un articolo della Costituzione che è tra i meno citati e conosciuti”. E’ uno dei passaggi del discorso del Presidente della Camera, Gianfranco Fini, in apertura della presentazione del rapporto “L’Italia che c’é”, di ‘Italia decide’ presieduta da Luciano Violante, di fronte al Capo dello Stato Giorgio Napolitano ed al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta.

FRANCESCHINI A FINI, MOZIONE SFIDUCIA PRIMA DATA UTILE – “Sono a chiederle la fissazione della data della discussione della mozione di sfiducia da noi presentata nella prima giornata utile consentita dal calendario parlamentare, successivamente all’approvazione della legge di stabilità da entrambe le Camera”. E’ quanto scrive il capogruppo del Pd alla camera Dario Franceschini in una lettera inviata al presidente della Camera Gianfranco Fini.

SACCONI, SI STA CONSUMANDO IL TRADIMENTO – “Con il ritiro della delegazione dei finiani dal Governo si sta consumando il tradimento. In questa difficile fase politica deve prevalere una regola oggettiva: o Berlusconi o elezioni”. Lo ha detto a Cividale (Udine), prima di partecipare ad un convegno di Confindustria, il Ministro del Welfare, Maurizio Sacconi. Secondo Sacconi “ora bisognerà vedere quale sarà il comportamento della Camera, a partire dal Senato”. Per il Ministro del Welfare, “il Presidente del Consiglio dovrà innanzitutto verificare se ha il consenso in quella Camera. Se non ci dovesse essere nelle Camere il consenso io credo che gli italiani – ha proseguito Sacconi – non possano essere espropriati del loro diritto di scegliere chi li guida. Sarebbe davvero colpevole regredire – ha aggiunto – ad un tempo nel quale il Parlamento era frastagliato e i Governi venivano composti e ricomposti secondo geometrie figlie solo della nomenclatura, del palazzo e non della volontà degli elettori”

BERLUSCONI, SE MI SFIDUCIANO SCIOGLIERE SOLO CAMERA – Prima il voto alla Legge di stabilità, poi la questione difiducia che” sono sicuro avremo al Senato e, credo, anche allaCamera”. Se però a Montecitorio il governo non dovesse averela maggioranza “si andrà a votare”, ma soltanto per la Camerae non per il Senato, in modo da riconquistare la maggioranzaperduta con la defezione dei finiani. Silvio Berlusconi telefonaalla convention del Pdl “Dalla parte del Cavaliere” a Milanoed indica quello che definisce “il percorso che ci porteràfuori da questa situazione”.

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