Venezia, fotografia e luce a Palazzo Grassi
NAPOLI (di Anna Barbato) – Nel bellissimo Palazzo Grassi, a Venezia, è possibile visitare la mostra “Resonance”, che costituisce la più grande retrospettiva mai realizzata in Italia di Irving Penn. Scomparso nel 2009 all’età di 92 anni, Penn è uno dei principali fotografi del Novecento, le cui opere sono esposte in modo permanente al MoMa di New York, al Moderna Museet di Stoccolma e al J.P. Getty Museum di Los Angeles.
La mostra comprende ben 140 scatti, che ritraggono illustri personaggi del mondo del cinema, dell’arte, della letteratura (molto bella la foto di un giovanissimo Woody Allen nei panni di Charlie Chaplin o quella di un inquietante Pablo Picasso), ma anche gente comune, dal venditore ambulante allo spazzacamino.
Penn, che ha collaborato con la rivista Vogue dal 1943 fino alla sua morte, è stato il primo a fotografare i propri modelli su di uno sfondo in bianco e nero, ispirandosi a principi di massima semplicità ed essenzialità.
Sempre a Palazzo Grassi, inoltre, è allestita la mostra “L’illusione della luce” in cui, attraverso le opere di venti artisti, il visitatore intraprende un percorso alla scoperta della “luce”, dei suoi molteplici valori e significati.
Una mostra che cattura da subito: l’atrio del Palazzo, infatti, caratterizzato dalla presenza di colonne, è stato riempito dall’artista californiano Doug Wheeler con un’abbagliante luce bianca. Il visitatore, entrandovi (ma solo dopo aver lasciato le calzature!) ha, così, la sensazione di trovarsi in un luogo irreale, un “non-luogo”, come tra le nuvole.
Colpisce, inoltre, anche l’arcobaleno realizzato con fili di lana sospesi e multicolori, opera della francese Vidya Gastaldon, come anche il quadro di Antoni Muntadas che ritrae una candela e una lampadina l’una contro l’altra, come in un dialogo virtuale tra vecchio e nuovo, naturale e artificiale.
Entrambe le mostre sono visitabili fino al 6 gennaio 2015.