Tragedia nei cieli dell’Alaska: ritrovati i resti dell’aereo disperso, 10 morti
Un piccolo aereo della compagnia Bering Air, disperso da ieri in Alaska, è stato ritrovato nelle scorse ore a circa 54 chilometri dalla destinazione prevista. Purtroppo, tutte le 10 persone a bordo, tra cui il pilota e nove passeggeri, hanno perso la vita nell’incidente. Le autorità stanno indagando per determinare le cause dello schianto, al momento ancora ignote. L’aereo, un Cessna Caravan turboelica monomotore, era partito giovedì poco prima delle 15 (mezzanotte italiana) da Unalakleet, nella parte occidentale dell’Alaska, diretto a Nome, situata circa 230 chilometri a nord-ovest. Secondo i dati radar forensi della Civil Air Patrol degli Stati Uniti, il velivolo ha subito “un qualche tipo di evento” intorno alle 15:18, che ha causato una rapida perdita di quota e velocità, portando al tragico schianto.
Sul luogo dell’incidente sono giunti i vigili del fuoco di Nome e la Guardia Costiera statunitense, che hanno individuato i rottami dell’aereo durante un’operazione di ricerca in elicottero. Fino ad ora, sono stati recuperati solo tre corpi, mentre le difficili condizioni del relitto complicano ulteriormente le operazioni di recupero degli altri sette passeggeri. L’incidente in Alaska rappresenta il terzo schianto aereo negli Stati Uniti in soli otto giorni, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei voli. Il 30 gennaio, un aereo passeggeri dell’American Airlines si è scontrato in volo con un elicottero dell’esercito americano nei cieli di Washington, causando la morte di 67 persone. Pochi giorni dopo, un aereo medico si è schiantato in un quartiere affollato di Philadelphia, provocando la morte di sette persone e il ferimento di altre 19.
Sul luogo dell’incidente sono giunti i vigili del fuoco di Nome e la Guardia Costiera statunitense, che hanno individuato i rottami dell’aereo durante un’operazione di ricerca in elicottero. Fino ad ora, sono stati recuperati solo tre corpi, mentre le difficili condizioni del relitto complicano ulteriormente le operazioni di recupero degli altri sette passeggeri. L’incidente in Alaska rappresenta il terzo schianto aereo negli Stati Uniti in soli otto giorni, sollevando preoccupazioni sulla sicurezza dei voli. Il 30 gennaio, un aereo passeggeri dell’American Airlines si è scontrato in volo con un elicottero dell’esercito americano nei cieli di Washington, causando la morte di 67 persone. Pochi giorni dopo, un aereo medico si è schiantato in un quartiere affollato di Philadelphia, provocando la morte di sette persone e il ferimento di altre 19.