Stoffe sacre: a Napoli una mostra racconta la storia attraverso i paramenti liturgici
Fino al 30 settembre, la Fondazione Mondragone ospita un’esposizione straordinaria di tessuti sacri, simbolo della grande tradizione tessile napoletana. Un progetto culturale e formativo prende forma: nasce l’idea di un’Accademia del restauro tessile in Campania. Napoli ritrova uno dei suoi patrimoni più affascinanti e meno conosciuti con la mostra “Nobili orditi e trame di seta. Il patrimonio tessile sacro della chiesa di Santa Maria delle Grazie al Mondragone”, aperta fino al 30 settembre presso la sede della Fondazione Mondragone, sulla storica collina delle “Celze”.
Curata da Bianca Stranieri, storica dell’arte e studiosa di storia del tessuto e della seta, l’esposizione presenta una selezione preziosa di paramenti liturgici dal XVI al XIX secolo, alcuni dei quali appena restaurati, come lo straordinario Parato Sanfelice del XVIII secolo. L’allestimento, affiancato dalla pubblicazione di un volume della collana MO.DO (Monumenta Documenta) dell’Università Vanvitelli, racconta una storia di arte, devozione e alta manifattura. Ma l’iniziativa va oltre la semplice valorizzazione: diventa anche motore per il futuro. Durante la presentazione, è stata infatti annunciata la volontà di istituire a Napoli la prima Accademia del restauro del tessile, una realtà finora assente, nonostante la ricchezza e la fragilità del patrimonio tessile conservato in chiese e musei.
“Non esiste conservazione senza conoscenza, e non esiste conoscenza senza conservazione” – ha dichiarato Stranieri – sottolineando come l’idea nasca da chi opera quotidianamente sul campo. “I tessuti sacri sono testimoni di tradizioni, identità e status sociale, ma spesso mancano figure formate per il loro recupero. Serve un luogo che formi restauratori specializzati, qui, dove il patrimonio è immenso ma spesso dimenticato”. Un’idea subito accolta con entusiasmo da Maria D’Elia, direttrice della Fondazione Mondragone e ideatrice della mostra, che ha affermato: “La storia del tessile è una lente privilegiata sull’evoluzione della società. Sostenere la nascita di un’Accademia del restauro a Napoli significa investire sul territorio e sul futuro”.
La mostra è sostenuta dalla Fondazione Banco di Napoli nell’ambito di un partenariato già attivo con la Fondazione Mondragone, e gode del patrocinio della Soprintendenza archivistica e bibliografica della Campania e del Dipartimento di Lettere e Beni Culturali dell’Università Vanvitelli. Alla presentazione hanno partecipato anche il presidente della Fondazione Banco Napoli Orazio Abbamonte, Monsignor Adolfo Russo della Diocesi di Napoli, gli studenti del Polo delle Arti Caselli Palizzi, oltre agli autori dei saggi che arricchiscono il volume, tra cui Nadia Barrella, Ugo Di Furia, Silvana Musella Guida e Giuseppe Pignatelli Spinazzola. Accanto alla bellezza dei manufatti, il progetto si pone anche come un invito a (ri)scoprire il complesso storico della chiesa di Santa Maria delle Grazie e la figura della sua fondatrice, l’aristocratica Elena Aldobrandini (1589-1663), promotrice del ritiro per giovani fanciulle annesso alla struttura. “Stiamo creando un vero museo del sacro” – ha concluso D’Elia – “questa mostra è solo un primo passo per restituire visibilità e dignità a un’eredità culturale che Napoli possiede, ma che attende di essere studiata, restaurata, raccontata”.