Sorride la capitale, capolista solitaria
NAPOLI (di Eleonora Posabella) – Week end lungo per l’ottava giornata di campionato, che prende il via venerdì sera con il match all’ Olimpico di Roma tra i giallorossi primi della classe e il Napoli secondo in classifica. Le aspettative sono altissime da entrambe i lati, poiché la Roma è reduce da sette vittorie consecutive e il Napoli di Benitez è una squadra altalenante, ma che si è dimostrata capace di grandi imprese.
I tifosi partenopei si trovano però ben presto a dover fare i conti con le pesanti assenze sia fisiche che mentali, tra Higuain, lasciato in panchina perché ancora in fase di recupero e Hamsik e Callejon mai pervenuti sul campo da gioco, la partita è tutta in salita per i napoletani. La pessima prestazione di Paolo Cannavaro, subentrato a Britos a fine primo tempo, che riesce a farsi espellere dopo solo 25 minuti di gioco fornendo le due occasioni fondamentali per il vantaggio alla Roma, è solo la ciliegina su una torta ricca di una valanga di errori in tutti i reparti. Pochi dunque sono i meriti da attribuire alla squadra di Garcia, capace tuttavia di concretizzare le ghiotte opportunità che le si presentano, a differenza degli avversari. Il pomeriggio di sabato vede il ritorno del Cagliari al Sant’Elia, che festeggia, battendo il Catania 2-1 complice anche l’espulsione di Le Grottaglie, che lascia la squadra siciliana in 10 per gran parte della partita. La sconfitta e l’inizio di campionato stentato costa al tecnico Maran l’ esonero, al suo posto arriva subito De Canio.
Il Milan scaccia via la bufera con una striminzita vittoria in casa contro l’Udinese di Guidolin, che conferma il momento no della squadra friulana. I rossoneri, di nuovo sguarniti di Super Mario a causa di un infortunio si affidano alle prestazioni dei singoli, nello specifico ancora Valter Birsa, che, considerato da molti un acquisto di quantità più che di qualità durante il mercato estivo, si rivela invece un’ arma in più per mister Allegri. A rincuorare il tifo milanista ci sono l’ottima prestazione del giovane portiere Gabriel e il ritorno in campo dell’ amato Kakà. Si accoda al Napoli nella giornata dei rimpianti la squadra di Conte clamorosamente beffata al Franchi dalla prodigiosa rimonta della Fiorentina di Vincenzo Montella, che ribalta il punteggio grazie ad una strepitosa tripletta di Giuseppe Rossi. Increduli e inermi i bianconeri peccano di presunzione non chiudendo il match al momento opportuno e si lasciano così schiacciare sotto il peso di 4 reti in pochi minuti, sembra dunque smarrita la strada verso il primo posto.
Non ci sono grandi sorprese negli altri scontri pomeridiani di domenica in cui vincono tutte le casalinghe: Atalanta, Genoa con il ritorno di Gasperin, Sassuolo e Verona addirittura quarta in classifica; l’eccezione la fa la Sampdoria che strappa tre punti fondamentali in chiave salvezza in casa del Livorno. Il posticipo serale è all’insegna della follia e dello spreco, Torino e Inter sciupano entrambe i momentanei vantaggi restando perciò inchiodate sul pareggio. La squadra di Mazzarri resta in 10 dopo pochi minuti a causa dell’ espulsione di uno sfortunato Handanovic, che oltre al cartellino rosso rimedia anche un calcio in faccia. L’inferiorità numerica non sembra influenzare particolarmente l’andamento del match, che procede a fasi alterne privilegiando prima l’una e poi l’altra squadra. Resta dunque ancora in testa la Roma, che con otto vittorie su otto partite è a punteggio pieno e conferma il momento di massima forma; in assenza di validi avversari è sicuramente la miglior candidata per l’assegnazione dello scudetto di quest’ anno.