L’angolo della tifosa juventina (di Eleonora Posabella)
NAPOLI – Nell’ottava giornata di campionato la Juventus vola a Firenze per disputare un incontro da sempre ad altissima componente di rivalità. La squadra di Conte approda al match, dopo il sipario delle nazionali, orfana di Arturo Vidal; il giocatore viene infatti lasciato in panchina dal tecnico a causa del forte ritardo con cui rientra in Italia. Formazione da ridisegnare dunque per il mister bianconero, che, con un occhio già rivolto al big match di Champions di mercoledì sera contro il Real Madrid, offre un’ altra chance a Simone Padoin, dopo la scialba prestazione fornita dal friulano contro il Milan.
I falli scandiscono i tempi della prima frazione di gioco, in cui gli avversari si studiano e pressano molto alto, e la Juve ad avere il controllo in questa prima fase. Il risultato però si sblocca soltanto sul finale del primo tempo, grazie ad un rigore concesso dall’arbitro Rizzoli, Tevez ringrazia e trasforma il penalty in rete, riuscendo così a sfoggiare finalmente la terza maglietta della serie dopo un mese di astinenza. La Fiorentina accusa il colpo e concede ancora spazio, ne approfitta il solito Pogbà per sigillare il doppio vantaggio bianconero. Il rientro dagli spogliatoi è fiacco , la Juventus infatti amministra il match, adagiandosi sul risultato positivo.
In una precoce attesa del fischio finale la vecchia signora non si disturba a consolidare il distacco e così facendo commette l’errore che le costerà poi la partita; i viola infatti ritrovano la stima dopo l’altro rigore concesso da Rizzoli per il fallo di Asamoah, che spedisce Pepito Rossi direttamente sul dischetto. La rete su calcio di rigore segna l’inizio della rimonta da parte della squadra di Montella, che poggiando le proprie speranze su uno straordinario Giuseppe Rossi approda con estrema facilità alla vittoria, segnando addirittura 4 goal in 15 minuti. La difesa bianconera, portiere compreso, si dissolve rapidamente e viene quindi schiacciata dalla velocità e dall’abilità dei contropiedi viola. Stupiscono l’apatia e la superficialità con cui la Juventus approccia soprattutto al secondo tempo; quella contro la Fiorentina era infatti una partita fondamentale in chiave scudetto, così da non perdere le tracce della Roma. Nonostante le attenuanti della Champions e dell’ impegno con la nazionale non ci sono scusanti per il risultato con cui la squadra bianconera esce umiliata dal Franchi.
Troppa sicurezza e poca concretezza sono i fattori che lasciano il tifo juventino a bocca asciutta.
Migliore: sicuramente Carlos Tevez, che ha il merito di provarci sempre e comunque.
Peggiore: Antonio Conte, esulta prematuramente e non è in grado di ridisporre la propria squadra in base alle esigenze del momento.