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Cronaca

Permesso unico per gli immigrati

Immigrati per strada in via Brin

Napoli ( di Bonaventura Franchino )-  Il consiglio dei ministri, nella seduta del 28.02, ha dato il via al decreto attuativa della direttiva 2011/98/UE, con cui viene  individuata una procedura unica onde ottenere permesso unificato di lavoro e soggiorno in favore degli immigrati.

La direttiva recepita impone agli stati membri di esaminare le domande di cittadini immigrati di poter lavorare e soggiornare nel proprio territorio; il tutto nell’ambito di una procedura unica di domanda che prevede, in caso di esito positivo, di rilasciare una unica autorizzazione che consente sia di soggiornare che di prestare lavoro subordinato.

La ratio di questa direttiva, prendendo le mosse dalla considerazione che gli immigrati con la loro forza lavoro ed il versamento di imposte costituiscono al progresso dell’unione, si prefigge  lo scopo di evitare attività concorrenza sleale fra i cittadini dello  stato membro e quelli di paesi terzi per eventuali posizioni di sfruttamento da parte di questi ultimi.

La norma prevede l’obbligo di inserire nei permessi di soggiorno, sia che vengano rilasciati per prestare attività di lavoro subordinato o per altre causali ( ad es. per motivi familiari) l’obbligo di inserire l’informazione  che all’immigrato è consentito lo svolgimento di attività di lavoro subordinato.

La normativa ora indicata non viene estesa ai permessi di soggiorno rilasciati in favore di lavoratori autonomi , agli stagionali , ai marittimi ai lavoratori “alla pari” ed a quelli titolari di protezione internazionale ed a tutti i titolari di permesso di soggiorno ue per soggiornanti di lungo periodo.

I termini per il rilascio del permesso vengo elevati da quaranta a sessanta giorni da parte dello sportello unico presso la Prefettura .

Viene abrogata la precedente norma nella parte in cui richiedeva il possesso della cittadinanza onde poter accedere a posti di lavoro alle dipendenze delle ferrovie, tranvie e linee di navigazione in regime di concessione.

Di converso, è stato esclusa la possibilità, per titolari di permessi di soggiorno, di poter accedere al pubblico impiego.

Recepire la direttiva, cui si è fatto riferimento, porterà certamente ad una semplificazione delle procedure consentendo l’estensione in favore dell’immigrato di molti diritti, di cui è titolare il lavoratore italiano, evitando, così, anche eventuali situazioni di concorrenza sleale.

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