Nuova misura cautelare per Raffaele “O Spagnuol”, in ginocchio il clan Amato – Pagano
I Carabinieri di Napoli hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Raffaele Amato, ritenuto il vertice del clan camorristico “Amato-Pagano”. L’ordinanza è stata emessa dal GIP del Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) locale. Amato è accusato di essere coinvolto, insieme ad altri complici, in una serie di crimini violenti, tra cui l’omicidio pluriaggravato di Salvatore Ferrara, il ferimento di Ugo De Lucia e Antonio Caldieri, nonché gli omicidi di Luigi Magnetti e Carmine Fusco. A questi reati si aggiungono l’accusa di detenzione e porto illegale di armi.
Dettagli dell’Operazione
L’operazione, coordinata dalla DDA di Napoli, rappresenta un duro colpo al clan “Amato-Pagano”, operante principalmente nell’area nord di Napoli e in alcuni comuni della provincia. Gli investigatori hanno ricostruito gli eventi criminali che vedono Amato e i suoi complici responsabili di atti di violenza commessi tra il 2007 e il 2008. In particolare, gli omicidi e i ferimenti contestati sono avvenuti nelle seguenti date e luoghi: 25 settembre 2007, Napoli: Salvatore Ferrara è stato ucciso e Ugo De Lucia e Antonio Caldieri sono stati feriti in un agguato. 09 febbraio 2008, Arzano: Luigi Magnetti e Carmine Fusco sono stati assassinati in un’azione di chiara matrice camorristica.
Le Accuse e il Metodo Mafioso
Raffaele Amato è accusato di aver utilizzato il metodo mafioso per intimidire e consolidare il controllo del territorio da parte del clan “Amato-Pagano”. Gli inquirenti sottolineano che i reati sono stati commessi con la finalità di agevolare le attività illecite del clan, rafforzando così la sua influenza criminale nell’area.