Nel cuore della Campania nasce il primo campo di tagete d’Italia
In Campania, nel cuore de Il Giardino delle Zucche – Pumpkin Patch di Pignataro Maggiore (CE), la stagione autunnale assume sfumature inedite grazie a un’idea di Emily Turino, imprenditrice italo-americana che ha voluto fondere natura, estetica e spiritualità in un luogo unico: il primo campo di fiori di tagete in Italia. Un progetto nato dal desiderio di celebrare il colore arancione, simbolo di energia, calore e trasformazione. «Ho sempre avuto un’ossessione per l’arancione – racconta Emily – è il colore che mi fa sentire a casa: scalda, accoglie e mi ricorda che ogni cambiamento è una forma di rinascita. Il tagete è il fiore che insegna a lasciar andare».
Il tagete, conosciuto nel mondo come marigold o fiore del sole e della memoria, è originario del Messico, dove durante il Día de los Muertos rappresenta il legame tra i vivi e i defunti. In India, invece, è protagonista di riti sacri e matrimoni, simbolo di luce, purezza e rinnovamento. I suoi petali – che spaziano dal giallo dorato all’arancio intenso – raccontano la continuità della vita e la bellezza del cambiamento. Nel campo di tagete de Il Giardino delle Zucche non si raccolgono i fiori: si contemplano. È un invito a rallentare, a immergersi nei profumi e nei colori dell’autunno, a riscoprire il valore del tempo che scorre. Tra i filari sorge una serra in vetro in stile New England, un rifugio poetico dove i fiori vengono lasciati essiccare naturalmente, trasformando l’attesa in bellezza.
All’interno, si tengono esperienze di yoga, meditazione e sound healing, pratiche olistiche che aiutano a ritrovare equilibrio e calma interiore. Sulle pareti della serra, frasi e citazioni ispirano alla consapevolezza, al cambiamento, al lasciar andare. In un angolo del campo si trova anche la postazione delle cartoline: un piccolo spazio dove i visitatori possono scrivere un pensiero o una lettera a qualcuno che amano, imbucandola poi in una cassetta dedicata. Un gesto semplice e lento, che riporta al piacere dell’attesa e alla tenerezza della scrittura a mano. Durante la golden hour, quando il sole tramonta e la luce si fa dorata, il campo di tagete si trasforma in un luogo quasi magico. Le sfumature calde dei fiori si fondono con il cielo, creando un’atmosfera sospesa, perfetta per scatti fotografici o per momenti di introspezione silenziosa.
Il tagete, conosciuto nel mondo come marigold o fiore del sole e della memoria, è originario del Messico, dove durante il Día de los Muertos rappresenta il legame tra i vivi e i defunti. In India, invece, è protagonista di riti sacri e matrimoni, simbolo di luce, purezza e rinnovamento. I suoi petali – che spaziano dal giallo dorato all’arancio intenso – raccontano la continuità della vita e la bellezza del cambiamento. Nel campo di tagete de Il Giardino delle Zucche non si raccolgono i fiori: si contemplano. È un invito a rallentare, a immergersi nei profumi e nei colori dell’autunno, a riscoprire il valore del tempo che scorre. Tra i filari sorge una serra in vetro in stile New England, un rifugio poetico dove i fiori vengono lasciati essiccare naturalmente, trasformando l’attesa in bellezza.
All’interno, si tengono esperienze di yoga, meditazione e sound healing, pratiche olistiche che aiutano a ritrovare equilibrio e calma interiore. Sulle pareti della serra, frasi e citazioni ispirano alla consapevolezza, al cambiamento, al lasciar andare. In un angolo del campo si trova anche la postazione delle cartoline: un piccolo spazio dove i visitatori possono scrivere un pensiero o una lettera a qualcuno che amano, imbucandola poi in una cassetta dedicata. Un gesto semplice e lento, che riporta al piacere dell’attesa e alla tenerezza della scrittura a mano. Durante la golden hour, quando il sole tramonta e la luce si fa dorata, il campo di tagete si trasforma in un luogo quasi magico. Le sfumature calde dei fiori si fondono con il cielo, creando un’atmosfera sospesa, perfetta per scatti fotografici o per momenti di introspezione silenziosa.

