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Licenziamenti revocati in Trasnova: accordo Stellantis salva i posti di lavoro

Grande sollievo per i lavoratori della Trasnova di Pomigliano d’Arco, azienda dell’indotto Stellantis. I 54 licenziamenti annunciati nelle scorse settimane sono stati revocati grazie a un accordo firmato al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit). La decisione è arrivata al termine di un incontro a Roma tra l’azienda e le sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf-r. La misura non riguarda solo i dipendenti dello stabilimento campano, ma si estende anche agli altri 300 lavoratori coinvolti nella vertenza, tra cui quelli degli stabilimenti Trasnova di Mirafiori, Piedimonte San Germano e Melfi, e dei fornitori Logitech, Teknoservice e Csa. Complessivamente, erano in discussione 97 esuberi nell’indotto Stellantis.


L’accordo siglato prevede la proroga della commessa in subappalto per Trasnova fino al 2025. Questo risultato consente di mettere in sicurezza i posti di lavoro per almeno un anno, garantendo la continuità occupazionale in attesa di una soluzione strutturale. “Una vittoria dei lavoratori”, ha dichiarato il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, che ha sottolineato l’importanza della mobilitazione e del dialogo tra le parti per raggiungere questo risultato. Presente al tavolo negoziale, Raffaele Paudice, segretario Fiom Napoli, ha ribadito che “il risultato è frutto dell’unità e della determinazione dei lavoratori, che non hanno mai smesso di lottare per difendere i propri diritti”. La notizia è stata accolta con entusiasmo dai dipendenti, che hanno festeggiato la revoca dei licenziamenti. A Pomigliano d’Arco, il clima di tensione degli ultimi giorni ha lasciato spazio alla speranza. I sindacati, tuttavia, sottolineano che il risultato rappresenta solo un primo passo: “Il prossimo obiettivo è lavorare per garantire stabilità e prospettive di lungo termine all’intero indotto Stellantis”, ha aggiunto Ricci.

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