Ucraina colpisce aeroporto militare a Rostov con missili ATACMS: Mosca promette ritorsioni
Il conflitto tra Russia e Ucraina registra un nuovo capitolo di tensione. Nella notte, l’Ucraina ha lanciato sei missili americani ATACMS contro un aeroporto militare situato a Taganrog, nella regione russa di Rostov. L’attacco, confermato dal ministero della Difesa russo, segna il secondo utilizzo di questi armamenti ad alta precisione da parte di Kiev, dopo il via libera fornito dal presidente statunitense Joe Biden. Secondo le autorità russe, due dei sei missili sono stati abbattuti dalla difesa aerea, mentre gli altri quattro sono stati deviati grazie a sistemi di difesa elettronica. Nonostante ciò, frammenti dei missili caduti hanno causato danni minori: “Due edifici dell’area tecnica dell’aeroporto e tre veicoli militari sono stati colpiti dalle schegge. Anche alcune auto civili in un parcheggio vicino hanno subito danni,” ha dichiarato il ministero della Difesa russo. Le autorità hanno inoltre riferito di vittime tra il personale militare, senza specificarne il numero, alimentando la tensione attorno a un evento che rappresenta un ulteriore deterioramento delle relazioni già estremamente tese tra i due Paesi. La risposta del Cremlino non si è fatta attendere. In una dichiarazione ufficiale, il ministero della Difesa ha promesso che l’attacco non rimarrà impunito: “Il nuovo attacco ucraino con missili ATACMS contro la Russia non rimarrà senza risposta. Verranno adottate le misure adeguate per garantire la sicurezza del nostro Paese e dei nostri cittadini.”
Mosca potrebbe già essere pronta a reagire con l’impiego di nuove armi avanzate. Secondo fonti locali, la Russia potrebbe effettuare nei prossimi giorni il lancio di un missile balistico ipersonico sperimentale Oreshnik contro obiettivi ucraini. Sebbene non vi siano conferme ufficiali, l’utilizzo di questa tecnologia rappresenterebbe un ulteriore tentativo da parte di Mosca di esercitare pressione militare e psicologica sull’Ucraina. Nonostante l’annuncio russo, un funzionario statunitense ha affermato che l’Oreshnik non costituisce un “punto di svolta” nel conflitto. “Riteniamo che l’Oreshnik non abbia la capacità di cambiare significativamente le dinamiche sul campo di battaglia. Si tratta piuttosto di un altro tentativo di terrorizzare l’Ucraina, che fallirà,” ha dichiarato il funzionario, aggiungendo che gli Stati Uniti continueranno a sostenere Kiev con aiuti militari e finanziari.
Fonti ucraine hanno confermato che il missile ipersonico è già stato utilizzato in precedenza, colpendo la città di Dnipro. Tuttavia, i dettagli sugli effetti di questa arma rimangono limitati, aumentando le speculazioni sulla sua effettiva efficacia.
L’attacco a Taganrog rappresenta un ulteriore passo nella strategia ucraina di colpire obiettivi militari strategici all’interno del territorio russo. L’utilizzo dei missili ATACMS, forniti dagli Stati Uniti, segna una svolta significativa nella capacità di Kiev di proiettare potenza oltre i propri confini.
Mosca potrebbe già essere pronta a reagire con l’impiego di nuove armi avanzate. Secondo fonti locali, la Russia potrebbe effettuare nei prossimi giorni il lancio di un missile balistico ipersonico sperimentale Oreshnik contro obiettivi ucraini. Sebbene non vi siano conferme ufficiali, l’utilizzo di questa tecnologia rappresenterebbe un ulteriore tentativo da parte di Mosca di esercitare pressione militare e psicologica sull’Ucraina. Nonostante l’annuncio russo, un funzionario statunitense ha affermato che l’Oreshnik non costituisce un “punto di svolta” nel conflitto. “Riteniamo che l’Oreshnik non abbia la capacità di cambiare significativamente le dinamiche sul campo di battaglia. Si tratta piuttosto di un altro tentativo di terrorizzare l’Ucraina, che fallirà,” ha dichiarato il funzionario, aggiungendo che gli Stati Uniti continueranno a sostenere Kiev con aiuti militari e finanziari.
Fonti ucraine hanno confermato che il missile ipersonico è già stato utilizzato in precedenza, colpendo la città di Dnipro. Tuttavia, i dettagli sugli effetti di questa arma rimangono limitati, aumentando le speculazioni sulla sua effettiva efficacia.
L’attacco a Taganrog rappresenta un ulteriore passo nella strategia ucraina di colpire obiettivi militari strategici all’interno del territorio russo. L’utilizzo dei missili ATACMS, forniti dagli Stati Uniti, segna una svolta significativa nella capacità di Kiev di proiettare potenza oltre i propri confini.