La musica è finita: Chiude “Tattoo Records”, il tempio del vinile nel cuore di Napoli
Il 15 ottobre Tattoo Recors ha chiuso le serrande. Dopo oltre quarant’anni di storia, il leggendario negozio di dischi “Tattoo Records” ha chiuso definitivamente . Il pIiccolo locale di Piazzetta Nilo, fondato da Enzo Pone, era molto più di un semplice negozio: per generazioni di appassionati, artisti e musicisti, era un punto di riferimento imprescindibile, un luogo di cultura, incontro e memoria.
Alle 20:30 di martedì, Stefano e Pascal, i figli di Enzo, hanno abbassato le serrande per l’ultima volta. Enzo, il fondatore, non era presente. Il peso emotivo di quel momento era troppo grande. «Non ce la faccio», ha dichiarato, affidando ai suoi figli l’arduo compito di chiudere una storia lunga quasi mezzo secolo. Fino a poche ore prima, era stato lì a salutare affettuosamente i suoi clienti, che lo hanno abbracciato come parte di una grande famiglia. Tra loro, musicisti, giornalisti e semplici amanti della musica che hanno reso omaggio a un luogo in cui si respirava arte e passione.
Il Tramonto di un’era
Tattoo Records non era solo un negozio di dischi. Era un punto di ritrovo per chiunque amasse la musica, un posto dove nascevano amicizie, progetti e persino band. Quanti artisti e musicisti sono passati per quelle porte, lasciando un pezzo del loro cuore tra gli scaffali pieni di vinili. Per anni, Tattoo Records ha rappresentato una resistenza culturale contro la crescente mercificazione del centro storico napoletano, sempre più dominato da pizzerie e locali per turisti.