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«Intorno a Caravaggio», un viaggio tra documenti e fotografie a palazzo Diomede Carafa

Lunedì 24 giugno, alle ore 17, presso il prestigioso Palazzo Diomede Carafa, si inaugura la mostra “Intorno a Caravaggio”. Curata da Bianca Stranieri e Paola Vona, la mostra espone una selezione di documenti d’archivio e fotografie di Federica Gioffredi, tratte dal secondo numero di “Documento>Monumento, C’arte in fotografia”. Questo progetto editoriale, nato da un’idea di Bianca Stranieri e sostenuto dalla Fondazione Banco Napoli, vede la collaborazione della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, del Museo dell’Archivio Storico Il Cartastorie e il patrocinio dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”.

La mostra trae ispirazione dal celebre dipinto “La presa di Cristo” di Caravaggio, recentemente esposto a Palazzo Ricca. I documenti in mostra provengono principalmente dall’Archivio Storico del Banco Napoli, ma anche dall’Archivio di Stato e dall’Archivio del Real Monte Manso di Scala. Otto fotografie completano l’esposizione, offrendo una visione artistica e documentaristica unica.

Napoli ha avuto un ruolo cruciale nella vita e nella produzione artistica di Caravaggio. La selezione di documenti esposti richiama i luoghi e i personaggi che hanno avuto un impatto significativo sulla vita del maestro. Tra questi, la famosa “Locanda del Cerriglio”, luogo dell’aggressione subita da Caravaggio, e personaggi come Geronimo Mastrillo, Tommaso de Franchis e Giovan Battista Manso, noti per le committenze delle sue opere.

I documenti, molti dei quali inediti, sono stati studiati e narrati nel volume da Luigi Abetti, Gloria Guida, Sabrina Iorio, Bianca Stranieri e Andrea Zappulli. A questi si affiancano giovani studiosi appassionati come Annalisa Davide, Pasquale Esposito, Simona Landi e Luigi Mango.

Federica Gioffredi, interprete fotografica dei contenuti documentali, ha realizzato scatti potenti ed evocativi, utilizzando luce naturale e bianco e nero. Le sue fotografie catturano gli spazi in una prospettiva “senza tempo”, creando un legame magico tra documenti e monumenti.

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