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Il «Pezzotto», da termine gergale a neologismo nel vocabolario Treccani

L’ingresso del termine “pezzotto” nel vocabolario Treccani rappresenta un riconoscimento ufficiale della diffusione di questa parola nel linguaggio comune. Sebbene il fenomeno del pezzotto sia legato a pratiche illegali, l’uso del termine è ormai talmente radicato nel discorso quotidiano da meritare uno spazio nell’importante dizionario italiano. Treccani ne spiega le origini e la sua evoluzione, ma non solo: lo fa anche come segnale della crescente attenzione della società italiana verso il mondo della pirateria digitale. “Pezzotto”, dunque, non è più solo una parola di nicchia utilizzata in certi ambienti, ma è diventato un termine conosciuto e utilizzato anche da chi non è direttamente coinvolto in queste attività. «L’inclusione di ‘pezzotto’ nel vocabolario mi ha fatto sorridere, – racconta un insegnante, Claudia – ma riflette un problema serio. Da insegnante, vedo come i ragazzi siano sempre più esposti a queste pratiche illegali, quasi normalizzate. Il fatto che un termine del genere finisca in Treccani dimostra che il fenomeno è ormai radicato, ma non per questo deve essere accettato». «Per me ‘pezzotto’ – dice Roberto, un pensionato del centro storico – era solo un termine dialettale che si riferiva a un oggetto scadente o a una toppa. Sentirlo ora riferito a una pratica di pirateria mi lascia perplesso. I tempi sono cambiati, ma il fatto che la parola sia entrata nella Treccani fa».

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