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Il conflitto tra Russia e Ucraina continua, Putin: «Devono arrendersi»

Il G7 ha raggiunto un accordo per imporre nuove sanzioni a Mosca nel caso in cui rifiuti il cessate il fuoco proposto. Il Cremlino si è dichiarato “cautamente ottimista” riguardo alla tregua, soprattutto dopo il colloquio tra il presidente russo Vladimir Putin e l’inviato della Casa Bianca, Witkoff. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha espresso preoccupazione per la situazione nella regione di Kursk, invitando a evitare un massacro delle truppe ucraine e sottolineando la necessità di risparmiare vite umane. Da parte sua, Putin ha ribadito la richiesta di resa delle forze ucraine presenti nell’area. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha affermato che l’offerta di risparmiare i soldati ucraini che deporranno le armi è ancora valida, ma “il tempo stringe”. Peskov ha citato un romanzo di Honoré de Balzac per sottolineare l’urgenza della situazione, paragonando il tempo a una “pelle di zigrino” che si restringe progressivamente.

Il primo ministro britannico, Sir Keir Starmer, ha convocato una riunione virtuale con rappresentanti di circa 25 Paesi per discutere della situazione in Ucraina e del processo di pace. L’incontro mira a dimostrare il sostegno occidentale a Kiev, offrendo assistenza logistica, finanziaria e militare. Starmer ha sottolineato la necessità di impegni concreti per sostenere l’Ucraina e ha esortato Putin ad accettare un cessate il fuoco senza condizioni. Nonostante gli sforzi diplomatici, la situazione sul campo rimane tesa. La Russia ha lanciato attacchi missilistici su città ucraine, causando vittime civili e danni significativi. Le forze ucraine hanno risposto con operazioni mirate, tra cui un attacco a una struttura militare russa nella regione di Kursk, che avrebbe causato la morte di circa 30 soldati russi.

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