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Cronaca

Il caso dell’istituto scolastico “Caselli”: come salvare la preziosa porcellana di Capodimonte

NAPOLI – Il 26th Art Amodio ospita, giovedì 23 e venerdì 24 aprile a partire dalle ore 16,30, due giorni di dibattiti e performance sull’istituto scolastico “Caselli” di Napoli, presidio della porcellana di Capodimonte. Docenti e studenti si ritroveranno insieme per raccontare l’attuale situazione della storica scuola ubicata nel Real bosco di Capodimonte, ma anche per presentare idee e proposte sul futuro di un tassello importante della cultura partenopea. Ingresso libero.

Istituto Caselli di NapoliL’istituto “Giovanni Caselli” è nato nel 1961 con decreto del Presidente della Repubblica allo scopo di continuare l’antica tradizione artigianale delle porcellane di Capodimonte. Unico istituto scolastico italiano detentore del marchio della Real Fabbrica (per questo le opere realizzate hanno diritto a fregiarsi del giglio borbonico). Nei mesi scorsi la Regione aveva previsto l’accorpamento della scuola ad altro istituto. L’opinione pubblica e le istituzioni sono intervenute per scongiurare la cosa. Il Sindaco de Magistris aveva anche scritto una lettera al Presidente della Regione Caldoro e al Direttore scolastico regionale, Luisa Franzese per revocare questa decisione.

Dopo la sospensiva ottenuta poco più di un mese fa, i docenti dell’Istituto Caselli sono al lavoro per la rimodulazione dei programmi per la curvatura del curricolo scolastico. Un lavoro che va avanti dal giorno della delibera regionale che ha revocato l’accorpamento ad altro Istituto, scongiurando la perdita di un’eccellenza fondamentale quale la scuola di porcellana di Capodimonte. Ora si attende la decisione del Ministero.

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