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FaziOpenTheater 2024 – 2025: Una Settimana di Innovazione Teatrale a Capua

Il palcoscenico del Palazzo Fazio di Capua ospita la settima edizione della Rassegna Internazionale di Teatro – Danza – Arti Performative: un appuntamento imperdibile per gli amanti delle arti performative, della ricerca e della formazione innovativa nel panorama teatrale contemporaneo.

Un Evento di Innovazione e Ricerca Drammaturgica
Sotto la diretta ispirazione della Direzione Artistica di Antonio Iavazzo e con l’organizzazione generale curata da Gianni Arciprete, FaziOpenTheater si propone come una piattaforma di sperimentazione e riflessione sul teatro che sfida i confini tradizionali. L’evento, in collaborazione con l’APs “Scuola Elementare del Teatro” di Napoli, offre uno sguardo profondo sul mondo delle trasformazioni sociali e delle vite emarginate, valorizzando la dimensione antropologica della scena.

Il clou della programmazione arriva domenica 13 aprile 2025, alle ore 19.00, presso la Sala Teatro di Palazzo Fazio (via Seminario, 10, nel cuore storico di Capua). In questa serata si presenterà il progetto “Rosaria – Vol. 1 dell’antologia scenica di vite di scarto”, un’opera che unisce la drammaturgia a una forma di testimonianza sociale, offrendo una narrazione intensa e coinvolgente delle vite ai margini della società. “Rosaria”: Storia, Testimonianza e Trasformazione Sociale
“Rosaria” rappresenta il primo capitolo dell’antologia Esclusi, un progetto nato dall’Officina della Scuola Elementare del Teatro/conservatorio popolare per le arti della scena ideato e diretto da Davide Iodice. L’opera si fa carico di un’analisi profonda e disincantata della realtà, mettendo in luce la vita di Rosaria, una figura emblematica: alcolista, senza fissa dimora e testimone silenziosa delle fratture sociali.

La rappresentazione intende offrire uno spaccato della condizione di chi vive ai margini, ricostruendo attraverso memorie, testimonianze e documentazioni la storia di una donna la cui esistenza, segnata dalla sofferenza e dall’emarginazione, diventa simbolo di una società diseguale. La sua vicenda è narrata attraverso un linguaggio che combina la teatralità innovativa con un approccio di ricerca antropologica, offrendo uno sguardo critico e riflessivo sui demoni interiori e le trasformazioni sociali contemporanee. Dietro le Quinte: Un Team di Creativi in Prima Linea
Il valore innovativo dell’opera è sostenuto da una squadra di professionisti di spicco: Adattamento, Elementi Scenici, Luci e Regia: a cura di Davide Iodice, già insignito del Premio Speciale Ubu 2024. Drammaturgia e Disegni: firmati da Benito Martino.

Interpreti: le talentuose Monica Palomby e Chiara Alborino.
Musiche: realizzate da Lino Cannavacciuolo. Referente Organizzativo: Annalisa Arbolino, che garantisce un coordinamento impeccabile. Questa convergenza di professionalità assicura una rappresentazione che non solo intrattiene, ma stimola un dialogo profondo sul ruolo del teatro nella società contemporanea.

Un Invito alla Partecipazione e al Confronto
Data la forte affluenza e il numero limitato di posti, gli organizzatori invitano vivamente il pubblico interessato a prenotare al più presto per assicurarsi un posto in sala. L’evento non si limita alla rappresentazione scenica: al termine dello spettacolo, sarà offerta un’opportunità di incontro e confronto con gli artisti, per discutere le tematiche trattate e approfondire lo stato dell’arte del teatro e della cultura in generale. Questa scelta favorisce un dialogo aperto e partecipativo, riconoscendo l’importanza del confronto diretto tra artisti e spettatori.

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